Può capitare chiedersi perché ci si affezioni così tanto ad un animale domestico. In special modo i cani riescono non si sa come, per magia, a conquistare letteralmente il nostro cuore, tanto da non farci capire più nulla. Basta vedere le reazioni delle persone quando sono messe di fronte un cucciolo. Così è stato in uno sperimento per degli individui che odiavano i gatti e che alla fine se ne sono innamorati, superando le loro paure inconsce (clicca qui). Uno psicologo francese, di nome Philippe Hofman ha scritto un libro intitolato “Le chien est une personne”, (Il cane è una persona), che uscirà in Francia, il prossimo 5 novembre, nel quale ha indagato questo fenomeno evidenziato le ragioni che si celano dietro al nostro attaccamento ai cani che, nell’arco dei secoli, hanno conquistato un posto privilegiato dentro le mura domestiche, al fianco dell’uomo.
Non solo ragioni utilitariste, ma anche e sopratutto l’apporto benefico dei nostri 4zampe, in una società individualista, per cui si è creata una complicità totale grazie alla capacità d’ascolto e d’empatia e una fedeltà eterna dei nostri amati compagni pelosi. Lo psicologo che è un amante dei cani, si chiede allora che cosa lo separi dall’uomo, indagando le interazioni uomo-cane, attraverso i desideri umani e i loro paradossi come: senso di protezione, sostegno, aggressività, regressione, tirannia, dipendenza, idealizzazione o compensazione ecc.
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