É obbligatorio mettere il microchip al cane che sia già identificato con tatuaggio? Ecco che cosa stabilisce la legge.
Come noto, il cane va iscritto obbligatoriamente nel registro dell’Anagrafe canina regionale competente in base all’indirizzo di residenza del proprietario. Nel corso del tempo si sono succeduti diversi criteri di identificazione dell’animale, e questo crea qualche interrogativo sulle modalità con cui procedere. Ad esempio, è obbligatorio mettere il microchip al cane che sia già identificato con tatuaggio?
In origine fu il tatuaggio. Questo fu il metodo prescelto per identificare i cani, quando venne introdotto il relativo dell’obbligo di iscrizione nel registro dell’Anagrafe canina regionale competente in base all’indirizzo di residenza del proprietario.
Solo qualche anno più tardi viene affiancato e poi soppiantato (a partire dal 1 gennaio 2005) dal microchip, che è la modalità di identificazione tuttora predefinita.
Il funzionamento alla base dei due metodi è il medesimo: il cane viene identificato per mezzo di un codice univoco, al quale sono associate le identità del proprietario e dell’animale stesso.
Il tatuaggio, tuttavia, destava qualche problematica, e già in sede di applicazione. Per quanto indolore, l’applicazione del tatuaggio, che veniva fatta sull’interno della coscia destra, spesso obbligava ad anestetizzare il cane.
Diversi i problemi anche per ciò che concerneva la lettura del codice medesimo, spesso ostacolata dai peli dell’animale. Inoltre, col tempo, i caratteri tatuati tendevano a scolorirsi, rendendo difficile o addirittura impossibile la lettura di uno o più cifre del codice, con conseguente impossibilità di identificare il cane.
Potrebbe interessarti anche: I documenti del cane: tutto quello che occorre sapere per essere in regola con la legge
Il microchip, pertanto, costituisce la naturale e perfetta evoluzione del tatuaggio. Stessa funzione, svolta in modo più efficiente e per maggior tempo. La procedura di inoculazione del microchip al cane è senza dubbio meno traumatica.
Anche il dispositivo può presentare, con il tempo, dei problemi di funzionamento. Ma si tratta di una probabilità decisamente più bassa rispetto a quella con cui si presentava lo scolorimento delle cifre che formavano il tatuaggio, piuttosto frequente invece.
Potrebbe interessarti anche: Che cos’è il cane di quartiere? Una figura a metà tra randagio e domestico: cosa dice la legge
Come detto, a partire dal 1 gennaio 2005 l’unica modalità di identificazione del cane è quella del microchip. Ma il proprietario di un cane identificato a mezzo tatuaggio è in regola?
La risposta è sì. Si è obbligati a mettere il microchip al cane soltanto nel caso in cui il tatuaggio non sia più leggibile; al di fuori di tale ipotesi il metodo di identificazione è ancora legale.
Per restare sempre aggiornato su news, storie, consigli e tanto altro sul mondo degli animali continua a seguirci sui nostri profili Facebook e Instagram. Se invece vuoi dare un’occhiata ai nostri video, puoi visitare il nostro canale YouTube.
A. S.
Le piante natalizie pericolose per gli animali domestici: come proteggere i tuoi amici a quattro…
La vera storia del cane Balto, con il suo compagno Togo salvò una città intera.…
Lo ha beccato anche lui e ora non sai come guarirlo? Il raffreddore nel gatto…