Hanno sempre decantato la loro sensibilità, specie nei nostri momenti difficili, allora perché il cane mi ignora se sto male? La risposta.
Eppure da sempre sono al fianco dell’uomo nella quotidianità e anche nelle situazioni più difficili, eppure pare che a volte la nostra sofferenza non li coinvolga emotivamente. Ma perché il cane mi ignora se sto male? E’ risentito nei miei confronti o c’è altro dietro? La risposta che cercavi è arrivata dal mondo della scienza chiarisce perché alcuni esemplari sembrano troppo distratti per starci accanto quando ne avremmo più bisogno.
Cane e uomo: un’amicizia lunga migliaia di anni
Eppure da sempre si può dire che Fido e uomo siano uno accanto all’altro, e prima ancora i lupi: infatti una recente scoperta ha ritrovato i resti di un esemplare siberiano appartenente addirittura all’ultima Era glaciale. Non è possibile definire quando ci sia stato questo ‘passaggio di testimone’ da lupo a cane ma è probabile che risalga ad almeno 30mila anni fa.
Insomma di sicuro i primi cani sono stati validi aiutanti nelle operazioni di caccia e per la protezione di famiglia e territorio. Questa vicinanza ha permesso naturalmente di sviluppare non solo un rapporto di grande intesa ma anche di amore vero e proprio. Allora come è possibile che alcuni esemplari arrivino ad ignorare il nostro malessere?
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Il cane mi ignora se sto male: siamo sicuri che sia carenza di amore?
Li cerchiamo con uno sguardo, con un gesto eppure pare che non siano ‘interessati’ a fornirci il nostro supporto, ma siamo sicuri che si tratti proprio di una mancanza di affetto e attenzione nei nostri confronti? Non è proprio così! La risposta definita da uno studio americano dimostra esattamente il contrario.
A volte degli esemplari particolarmente emotivi sono fin troppo coinvolti dalle emozioni e dai sentimenti del padrone da ‘immobilizzarsi’ di fronte al nostro dolore, mostrandoci al contrario un atteggiamento indifferente. Ma ciò non significa affatto che siano poco interessati a noi o a supportarci quando siamo tristi anzi, al contrario, non sanno come farlo perché stanno male loro per primi nel vedere la nostra sofferenza.
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Il cane mi ignora se sto male: lo studio che dà la risposta
La ricercatrice Emily Sanford dell’Università americana Jhons Hopkins ha condotto un esperimento su un campione di 34 esemplari canini da compagnia, diversi non solo per razza ma anche per la stazza e ha analizzato il loro rapporto col padrone. A quest’ultimo veniva chiesto di canticchiare o piangere dietro a una porta trasparente in modo però da essere ben visibile al suo amico a quattro zampe.
Gran parte di essi ha avuto una reazione ad entrambe le situazioni, ma con una differenza di velocità (maggiore nel caso del momento di tristezza). Quindi il cane è spesso corso dal padrone sia perché interessato al canto sia per supportarlo durante il pianto; ce ne sono stati altri (non appartenenti a specifiche razza) che invece sono rimasti immobili. E su di essi si è concentrata la ricerca.
Pare infatti che i livelli di cortisolo, l’ormone per misurare il livello di stress, di quei cani che non si sono mossi era molto più alto rispetto a quelli che invece accorrevano ad assistere ‘fisicamente’ il padrone. Lo studio ha dunque concluso che anche quegli esemplari che non si sono mossi hanno sofferto tanto e più di quelli che si sono mostrati più empatici.