Di solito, quando andiamo a fare una passeggiata con Fido, quasi mai portiamo con noi la museruola per il cane: quando è obbligatoria? Ecco cosa dice la legge.
Chi detiene un cane ha l’obbligo di preservarne il benessere psicofisico, con un’alimentazione adeguata e un ambiente ideale in cui vivere. Allo stesso tempo però deve impedire che il cane possa cagionare danni ad altre persone. Spesso portiamo il cane a spasso senza museruola, indipendentemente dalle circostanze. Ma quando è obbligatoria? Vediamo cosa dice la legge.
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I proprietari di cani hanno diversi obblighi stabiliti dalla legge. Ma su alcuni di essi non sempre si hanno le idee chiare, come per quanto riguarda la museruola. Magari avrai sentito dire tante volte che è obbligatoria metterla al cane.
Tuttavia quando vai al parco a fare la passeggiata con Fido vedi che nessuno la mette al proprio animale e ti sei adeguato anche tu. Ma cosa dice la legge sul punto? Scopriamolo insieme.
Dunque, esiste l’obbligo della museruola al cane? La risposta è sì, ma c’è un però. L’obbligo è quello di portare sempre con sé la museruola, non quello di farla indossare al cane in ogni occasione. Insomma, dovrai mettergli la museruola esclusivamente quando serve. Ovvero?
Ovvero quando c’è il pericolo che il cane possa cagionare danni a cose o persone (o altri animali) oppure quando richiesto dall’Autorità. Ovviamente la prima ipotesi può inglobare in sé tanti casi specifici. Si pensi al cane che si agita molto alla vista di un altro cane e tenta di aggredirlo, mettendo in pericolo anche l’incolumità del proprietario dell’altro animale.
L’obbligo di portare sempre con sé la museruola quando si esce con Fido è stabilito dall’ordinanza Ministero della salute del 6 agosto 2013. Al di là dell’obbligo che esiste e va rispettato, se il vostro cane ha disturbi comportamentali dovreste far sempre indossare la museruola al cane, prevenendo qualsiasi fonte di pericolo.
Ebbene, quali sono le conseguenze della violazione di questo obbligo? Come sappiamo la materia degli animali di affezione (e anche prevenzione del randagismo) è disciplinata dalla Legge quadro n.281/1991, che tuttavia si limita a dettare le linee guida che poi le regioni dovranno concretizzare con propri atti normativi.
Anche i comuni tuttavia possono regolamentare la materia, sempre nel pieno rispetto dei principi posti dagli enti superiori, con proprie ordinanze. Nel concreto si rischia una multa, il cui importo è variabile a seconda di quanto stabilito dalla regione (o dal comune di residenza).
Tuttavia, se a causa delle negligenza del proprietario il cane ha causato dei danni, le conseguenze spiacevoli non finiscono qui, essendo possibili strascichi sia dal punto di vista civile che penale.
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Ovviamente il danno più temuto è quello che il cane potrebbe causare con i suoi…denti. Cosa si rischia se il cane morde una persona? Richiamiamo sul punto l’art.2052 del codice civile, che stabilisce che il proprietario di un animale o chi lo ha in custodia risponde dei danni che questo procura, a meno che non provi che si sia trattato di un caso fortuito.
Questo significa che dovrai risarcire la persona che è stata morsa per tutti i danni che ha subito. Ad esempio per danno patrimoniale (pensa alle spese mediche che ha dovuto sostenere a causa del morso), ma anche per gli eventuali danni morali patiti.
Il proprietario dell’animale può discolparsi solo dimostrando che il fatto sia stato dovuto ad un caso fortuito. Ma di cosa si tratta?
Parliamo di un evento eccezionale e per questo non prevedibile dal proprietario, che lo libera dalla responsabilità. Si pensi al cane al guinzaglio che tira fino a liberarsi, a causa dello scoppio di un petardo (l’altro esempio classico è quello del fulmine) e che per lo spavento reagisca mordendo una persona.
Ovviamente può delinearsi la responsabilità del proprietari, anche sotto il profilo penale, a seconda della gravità del fatto (e danno) cagionato dal cane. Partiamo dall’art. 672 cp, che punisce chi lascia liberi o non custodisce adeguatamente animali pericolosi (oggi tuttavia depenalizzato).
Attenzione, incorrete nella commissione del reato anche se il fatto si realizza mentre il cane era sotto la custodia di una persona inesperta da voi scelta.
Detto questo, le conseguenze penali possono essere anche più pesanti. Il morso del cane può provocare lesioni al malcapitato, ed in questo caso il proprietario sarebbe chiamato a rispondere a norma dell’art.590 c.p., “Lesioni personali colpose”, che prevede una pena fino a tre mesi di reclusione (6 mesi se la lesione è grave, due anni se è gravissima) o alternativamente il pagamento di una multa.
Antonio Scaramozza
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