Potranno diventare grandi amici ma a volte può capitare che inizialmente li temano: cosa sapere e come risolvere la paura dei cani nei bambini.
Non c’è da scoraggiarsi se il rapporto tra nostro figlio e l’animale domestico di casa sembra non iniziare col ‘piede giusto’: può capitare infatti che alla base ci sia la paura dei cani nei bambini. E’ importante capirne le cause e trovare il modo di far capire al piccolo umano che non c’è nulla da temere, naturalmente anche con la ‘collaborazione’ del nostro dolcissimo Fido.
Sebbene si tratti degli animali più diffusi per le operazioni di salvataggio, nella difesa accanto alle forze dell’Ordine ma anche per la Pet Therapy proprio con i piccoli umani, i cani possono essere oggetto e causa della paura di quest’ ultimi. Le causa andranno analizzate a breve, ma prima è importante distinguere tra (semplice) paura e cinofobia.
Infatti sarebbe un errore generalizzare sulla questione poiché è fondamentale analizzare impatto che (anche solo) la visione di un cane può avere su un bambino: nel caso in cui fosse solo spaventato dalla sua presenza, l’effetto nel vederne uno si limiterebbe ad uno stato di nervosismo. La fobia invece creerebbe un quadro più complesso.
In caso di cinofobia la paura sarebbe irrazionale e le sue conseguenza davvero sproporzionate rispetto alla presenza del cane, che magari è anche distratto rispetto alla presenza del bambino. Ciò che si teme di più da parte di questi animali è sicuramente il loro morso, ma i sintomi che si manifestano saranno:
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La prima causa che ci potrebbe venire in mente è quasi certamente legata a una esperienza traumatica subita in prima persona dal bambino o da una persona a lui vicina, insomma un trauma a cui ha assistito e che non ha mai dimenticato. Ma non si tratta dell’unico motivo possibile alla base di questa paura dei cani.
Infatti ci sono due fattori da non sottovalutare in questa forma di timore: la modellizzazione e l’informazione. Col primo termine si intende la imitazione dei comportamenti delle persone più vicine al bambino o a lui più care, che mostrano paura nei confronti di questi animali. Fidandosi degli umani che si prendono cura di lui (in primis i genitori) il piccolo umano svilupperà il medesimo timore e ne copierà l’atteggiamento fobico.
Per quanto riguarda l’informazione invece si intende il racconto fatto da altri ma ascoltato dal bambino sul possibile atteggiamento aggressivo dei cani nei confronti di terzi: in questo modo, pur non avendo mai assistito ad alcuna scena traumatica, si convincerà che un cane è da temere (perché lo hanno detto gli altri).
Infine potrebbe anche essere la paura dell’ignoto, di ciò che non hanno mai visto, che temono: in questo caso non si sa come potrebbero reagire.
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La prima cosa da fare è non forzarlo se non vuole: come in tutte le cose, è bene rispettare i suoi tempi, affinché si avvini spontaneamente all’animale, quando ne avrà voglia. Se non se la sente o si mostra evidentemente impaurito, è opportuno non deriderlo. Un esperto potrà aiutarci a capire quali sono le cause alla base di questa paura e aiutarlo a superarle.
In commercio esistono numerosi prodotti (libri e giochi) che potranno fargli conoscere ed apprezzare maggiormente il mondo dei cani, cosicché non gli sia più ignoto. Infine il ‘trucco’ più efficace è sicuramente dare l’esempio: quando il bambino vedrà i suoi genitori o altri adulti approcciarsi correttamente a un cane, sarà invogliato a farlo.
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