Come si ammalano i cuccioli di cane? Scopri quali sono le malattie più frequenti e come riconoscerle per capire la cura più adatta.
Quando adottiamo un cagnolino la cosa che ci preme di più è farlo stare bene ma soprattutto garantirgli una vita sana e serena. Ma purtroppo nella vita può capitare di affrontare una malattia, che non risparmia neppure i nostri piccoli amici cagnolini. Per questo è fondamentale fare attenzione ai primi sintomi per riportarli al medico veterinario e sperare che non sia mai troppo tardi per trovare una cura efficace. Scopriamo quali sono le patologie più frequenti nei cuccioli di cane e come è possibile limitare i danni.
Le malattie infettive hanno subito una drastica diminuzione nel corso degli anni, grazie alle ricerche scientifiche nel campo delle vaccinazioni. Infatti negli ultimi 40 anni l’uso di creare dei calendari di vaccinazioni per gli animali domestici, il crescente interesse dei padroni per la salute dei propri piccoli di casa e il generale miglioramento dell’efficacia dei medicinali ha ridotto le malattie e la loro incidenza. In particolare quelle che ora sono le meno aggressive sono quelle che un tempo erano le malattie infettive più temute, come il cimurro e la parvovirosi.
Ma allora come è possibile che i cuccioli di cane continuino ad ammalarsi? Per via delle importazioni illegali dei cuccioli dai paesi dell’est dove non vi è un’attenzione diffusa alle vaccinazioni. La conseguenza è stato un notevole incremento delle malattie virali. Cosa bisogna fare allora quando si ha un cucciolo? Rispettare il calendario delle vaccinazioni, soprattutto gli intervalli nel primo anno di vita. Infatti dopo il primo vaccino, sono altrettanto importanti i richiami per fornire al cucciolo tutta la protezione contro le malattie. In ogni caso è sempre meglio affidarsi all’esperienza del nostro veterinario di fiducia.
Prestando molta attenzione ai sintomi è probabile che riusciremo da soli a segnalare al veterinario delle anomalie nella salute dei nostri piccoli amici a quattro zampe. Ecco quali sono le caratteristiche delle malattie più frequenti in un cagnolino e in che modo si manifestano.
Coinvolge l’apparato respiratorio, gastrointestinale e neurologico. Porta con sé una febbre contagiosa, causata dal virus dei Paramixovirus. La febbre, insieme alla carenza di globuli bianchi prodotti dal midollo osseo (detta Linfocitopenia o Linfopenia), può causare convulsioni e disturbi cerebrali. Generalmente servono alcune settimane prima che il cane possa definirsi guarito e, una volta a casa, gli saranno prescritti farmaci veterinari. Se sopravvive alla prima occasione, la seconda manifestazione della malattia può essere più violenta e portare problemi neurologici e crisi epilettiche.
I cuccioli immunodepressi o che non sono stati ancora sottoposti a vaccinazione, possono essere colpiti da questa forma particolarmente aggressiva di gastroenterite infettiva. Il vaccino andrebbe fatto entro le prime settimane di vita: al cucciolo verrà somministrata una fiala in endovena con fluidi ed antibiotici. Dopo una settimana di cura vengono mandati a casa con una cura di ‘mantenimento’ a base di farmaci da assumere per bocca. Tra i sintomi più frequenti si ritrovano: vomito, diarrea con tracce ematiche, conseguente senso di spossatezza e generale stato di disidratazione. Se più organi vengono compromessi dalla malattia, il cucciolo può anche andare incontro alla morte.
Causata dal virus CAV-1, l’epatite infettiva può essere trasmessa dal cane infetto attraverso il contatto con l’urina, feci o saliva dell’esemplare che ne è infetto. L’infezione può colpire diversi organi e apparati ancora fragili del cagnolino, ma si concentra in modo particolare su fegato, reni e occhi. Il virus segue un iter preciso all’interno dell’organismo del cucciolo: dalla bocca e dal naso raggiunge le tonsille, qui si riproduce e prosegue il cammino attaccando i linfonodi vicini. Purtroppo la sintomatologia non è così evidente e, se non riconosciuta, può condurre alla morte o a forme croniche della malattia.
Si tratta di un’infezione causata da agenti patogeni Leptospira contenuti nelle urine infette. Basta una ferita, una spaccatura nella pelle per creare una facile via di accesso all’agente. La sintomatologia può infettare tanti e diversi organi a seconda dell’età e dello stato di salute del soggetto colpito. I sintomi coi quali si presenta sono: vomito, febbre e letargia. Esiste un primo vaccino tra le 10 e le 12 settimane e un secondo tra le 13 e le 15 settimane.
I cuccioli sono molto curiosi e la loro voglia di esplorare e di assaggiare può anche far ingerire loro degli alimenti non raccomandati nella loro dieta. Per questo è frequente che i cuccioli soffrano di episodi di diarrea e vomito: entrambe le cosa possono costringere il cucciolo ad uno stato di disidratazione. Controlla se magari non ha ingerito qualche alimento tossico o non digeribile e poi chiama immediatamente il veterinario. L’attacco di vermi come Dypilidium, Toxocara canis, Ancylostama, Giardia etc. può causare diarrea e disidratazione.
Quando i cagnolini vengono attaccati da pulci e zecche e acari possono venire infettati da diverse patologie come la piroplasmosi (babesiosi) e anaplasmosi, che possono portare alla morte. La malattia si tratta con antiparassitari specifici per cuccioli, ed è consigliata una disinfestazione dell’ambiente in cui vive il cane. L’attacco degli acari può invece causare la rogna. I suoi sintomi sono un fastidioso prurito e delle lacerazioni della pelle all’altezza delle orecchie, sul muso, ai gomiti, sotto le ascelle e sulla groppa. Poiché si tratta di un’infezione che ha varie forme e livelli, alcuni di essi possono essere altamente infettivi. Il cagnolino infetto deve evitare di entrare in contatto con gli umani e con gli altri animali che abitano in casa con lui.
Sebbene possa sembrare una malattia da poter ‘prendere sottogamba’ in realtà la tosse dei canili è una sindrome respiratoria abbastanza seria e contagiosa. Infatti il suo nome deriva dai canili, ovvero quei luoghi dove tanti cani vivono insieme, infetti e infettati. La causa è un virus o un batterio, in particolare il Bordetella bronchiseptica. Con starnuti e tosse i cani infettati contagiano quelli sani.
Gli agenti infettivi irritano la trachea e le vie respiratorie superiori: ciò provoca la tosse. Essa è intensa e variabile e può provocare nausea e vomito, starnuti, difficoltà di respirazione e asma. Se il cane fa molta attività fisica potrebbe dopo soffrire di tosse. Oltre alla tosse anche coli di muco dal naso e febbre. I sintomi si manifestano a 3-5 giorni dall’infezione ed è il caso di procedere con una cura antibiotica, farmaci anti-tosse e antinfiammatori.
Quando notiamo che il cane inizia a manifestare uno o più sintomi di quelli elencati in precedenza, evitiamo di condurlo in ambienti pubblici come parchi o giardini dove può entrare in contatto con altri simili. Inoltre quegli stessi luoghi, in caso di cane che non ha ancora completato il ciclo delle vaccinazioni, possono essere fonte di infezione. Quando il cucciolo ha compiuto 4 mesi dovrà aver concluso il suo ciclo di vaccinazioni: in questo frangente di tempo però anche altre malattie possono colpire il povero cucciolo, poiché nessun vaccino è certo di sconfiggere totalmente il pericolo di malattie.
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F.C.
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