Lo Shaping: una tecnica di addestramento del cane
Lo shaping è un termine anglofono che significa “modellare”, “dare forma”. Si tratta di una tecnica di addestramento, che consiste nel rinforzare il comportamento del cane desiderato quando ci si avvicina al termine dell’esercizio richiesto.
La tecnica di apprendimento è stata sviluppata da Burrhus Frederick Skinner, teorico del condizionamento operante. Lo studioso ha differenziato il “rinforzo positivo” in base al comportamento del cane.
Con lo shaping, viene pertanto suggerito di rinforzare il più velocemente il cane non appena manifesta un comportamento impreciso, in risposta a un comando. La tempistica del rinforzo orienta il cane nell’esecuzione dell’esercizio in maniera più precisa.
Una tecnica di addestramento che di solito viene usata per addestrare il cane a in un esercizio complesso. Consiste nel portare il cane ad eseguire una serie di piccoli esercizi in sequenza per completare l’esercizio complesso richiesto.
Ad esempio la sequenza del riporto:
Ogni esercizio deve essere insegnato uno alla volta, in maniera distinta e in tempi diversi. Solo una volta che il cane ha imparato bene l’esercizio richiesto è possibile passare alla seconda tappa.
Ci sono due tipi di shaping che consistono nella ripetizioni dell’esercizio in due diverse modalità.
Shaping in backword chaining è la sequenza all’indietro. Ovvero, consiste ne ripetere gli esercizi in ordine inverso.
Il secondo tipo Foreward chaining è la consecuzione in avanti, ovvero in ordine della sequenza richiesta.
Ad ogni sequenza, lo shaping premia in modo graduale il cane. Un rinforzo positivo con il quale il cane viene stimolato e incoraggiato a terminare la consecuzione degli esercizi, sviluppando il suo intuito. In questo modo, sarà invogliato a portare avanti l’azione e a seguire le indicazioni del padrone.
Una tecnica che porta il cane a riflettere sull’azione, a orientarsi in base alla richiesta, sollecitano alcune facoltà: concentrazione, tempismo, capacità di scelta. Ovvero, lo shaping è un addestramento che mira a far si che il cane non esegua il comando perfettamente, ma che arrivi da solo alla soluzione.
In tal senso, stimola le sue facoltà cognitivo-comportamentali.
Infatti, durante le fasi iniziali delle sessioni di addestramento, è il comportamento del cane che guida l’addestratore che si modella e guida il cane nell’esercizio, rispettando il suo comportamento, per portarlo ad ottenere il risultato finale.
I benefici sono molteplici. Il cane impara ad ottenere, a essere intraprendente, a non avere paura del contatto, lo rende più sicuro. Al contempo, impara ad essere più collaborativo, a mantenere la concentrazione, a raggiungere un obiettivo e a dare più attenzione alle indicazioni del padrone.
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C.D.
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