In occasione della cinquantesima Esposizione internazionale canina che si apre alla Fiera di Milano-Rho, la Coldiretti Lombardia ha condotto un’indagine sui dati Asl dai quali emerge che nella Regione Lombardia vi sono più di un milione e 300 mila cani di razza e meticci, registrando una crescita del 10% in due anni.
Dallo studio vi è anche una classifica della Province più “Dog Friendly“, tra cui spicca Bergamo che detiene il record vantando il 47% delle famiglie con un cane, seguita da Mantova con il 44% e Brescia con il 43%.
Le province che invece sono sotto la media regionale sono Milano con il 18%, Monza con il 25% e Varese con il 29%. Per quanto riguarda gli altri territori: a Como il 32% delle famiglie ha un amico a quattro zampe, a Cremona il 34%, a Lecco il 36%, a Lodi il 37%, a Pavia il 35% e a Sondrio il 36%.
La Coldiretti Lombardia ha sottolineato che è più frequente trovare abitazioni con cani nelle zone di campagna, “ma si tratta di una presenza che anche in città si sta diffondendo. Tanto che molti Comuni si stanno adeguando a questo fenomeno in crescita con nuovi regolamenti sulla gestione degli animali all’aperto, su strade, giardini e marciapiedi.
“In Lombardia sono attivi 256 allevamenti, ai quali si aggiungono 195 pensioni, 96 canili e altre 238 strutture dedicate a questi animali”, ha ricordato Ettore Prandini, Presidente della Coldiretti regionale, spiegando che “alcuni allevamenti lombardi per razze che vanno dal Golden Retriever al Samoiedo, dal Labrador al Bracco, hanno raggiunto altissimi livelli di qualità, con selezioni di esemplari di grande salute e con tutte le caratteristiche delle razze di riferimento”.
Oltre al record regionale per cui una famiglia su tre ha un cane, secondo quanto rivela Coldiretti, “la Lombardia detiene anche il record italiano dei cani microchippati e inseriti nell’Anagrafe regionale”.
Nel Belpaese, ci sono 8 milioni e mezzo di cani ai quali si aggiungono altri animali di affezione come gatti, furetti, conigli e altri animali per cui gli italiani spendono un miliardo e 830 milioni di euro all’anno in cibo, crocchette e scatolette.