“Cani e gatti che frequentano i nostri stessi ambienti corrono il medesimo pericolo di insorgenza di problemi respiratori e anche, a lungo termine, di tumori, per cui è bene mettere in pratica alcuni accorgimenti in questi giorni di super-inquinamento“, così esordisce all’Adnkronos Salute Enrico Loretti, direttore dell’Unità operativa veterinaria dell’Asl 10 di Firenze e coordinatore del gruppo sul benessere animale della Società italiana medicina veterinaria preventiva.
“In queste settimane, negli ambulatori e nelle cliniche veterinarie sono in aumento i cani con la tosse”, dice Cesare Pierbattisti, medico veterinario di Torino.
“Anche perché non è solo l’apparato respiratorio a essere danneggiato: ne risente tutto l’organismo. La regola è quella di evitare un’eccessiva esposizione al traffico” afferma Thomas Bottello, presidente dell’ordine dei veterinari di Torino e Provincia.
Queste le dure critiche di medici veterinari delle regioni del settentrione; la causa di tutto questo sarebbe lo smog che si deposita negli alveoli polmonari dei nostri animali creando il rischio concreto di broncopolmoniti.
Sicuramente gli animali che vivono nelle città sono più esposti al traffico è allo smog rispetto cani che abitano in campagna. Uno studio ha evidenziato che i cani che vivono in città hanno una maggiore quantità di antracosi polmonare, la quale essendo una malattia cronica causata dall’inquinamento prolungato, porterebbe, particelle di polvere di carbone, ad accumularsi e depositarsi nelle pareti degli alveoli polmonari. La forma clinica si presenta come una bronchite cronica, con insufficienza respiratoria ostruttiva.
I cani che soffrono di questa patologia sono molto più a rischio di contrarre un tumore ai polmoni. Così come il cane, anche il nostro amato gatto respirerà la stessa quantità di smog e sarà soggetto a patologie respiratorie quali, tosse o bronchite. Il responsabile maggiore è il piombo, un metallo pesante, che sotto forma di polvere sottile si annida nel tratto respiratorio. Una interessante scoperta è stata fatta sulle intossicazioni da piombo, le quali si verificano più frequentemente nei bimbi rispetto agli adulti, e anche i cani i più colpiti sono i cuccioli, sotto l’anno di età.
Questi metalli sono anche stati ritrovati nei capillari di cervelli umani. Il risultato è che l’effetto infiammatorio prodotto scatena reazioni che possono portare a gravi malattie come l’Alzheimer e il morbo di Parkinson. Ennesima patologia è l’Orletto saturnino di Burton che si manifesta con una striscia bluastra all’attaccatura dei denti, data da un’intossicazione cronica con deposito di solfuro di piombo nelle gengive, ma per nostra grande fortuna le macchine che producevano queste particelle stanno scomparendo.
Invece l’organizzazione britannica Chemtrust ha conclamato che l’inquinamento ambientale e l’uso di pesticidi in agricoltura provoca gravi danni negli animali di sesso maschile: il rimpicciolimento degli organi sessuali, la riduzione della fertilità e un aumento dei casi di ermafroditismo.
Prima di tutto sarebbe buona norma igienica spazzolare e lavare i cani più spesso così da eliminare i residui di polvere che si accumulano sul manto è che gli animali possono quindi leccare e ingurgitare. Per poi passare agli occhi sarà sicuramente obbligatorio pulire gli occhi dei nostri cani con salviettine umidificare perché lo smog e il vento possono arrossarli e infiammarli. Sarà sicuramente utile anche il consiglio di fare jogging in aree verdi lontano dalle città e dalle strade ed escludere le ore di punta. Con questo non significa che dobbiamo rinunciare all’attività fisica con il nostro cane anzi è sempre meglio preferire una buona passeggiata alla sedentarietà, Ma privilegiamo aree verdi. Per concludere sarà sicuramente ottima la visita annuale dal nostro medico veterinario.
B.M
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