Il linguaggio del corpo del cucciolo. Come capire le sue emozioni e il suo stato fisico
Un cucciolo di cane è il sogno di molte famiglie, bambini, adolescenti o adulti. Una piccola gioia che entra in una casa. Come tutti gli altri animali, un cucciolo di cane ha dei bisogni specifici che comunica con il suo linguaggio.
Quando un cucciolo viene tolto dalla madre si deve confrontare con un mondo nuovo, persone estranee e situazioni che possono sollecitare infinite sfumature d’emozioni: gioia, allegria, paura, ansia.
Secondo i dati statistici, “il 63% delle persone adotta il cane da cucciolo e la metà dei cuccioli trova una nuova famiglia prima dei 3 mesi di età, nel periodo chiamato della ‘socializzazioe’, che dura fino alla 12 esima settimana. In questo periodo, e fino al 5-6° mese di età, il cucciolo attraversa una fase fondamentale nel determinare il carattere che svilupperà il cane da adulto e non sempre si è grado di capire, nelle tante situazioni della quotidianità, i suoi reali bisogni e come comportarsi”. Ricorda Francesca Frigerio, Responsabile Marketing Linee OTC di Ceva Salute Animale.
A differenza dei cani adulti, un cucciolo impara a scoprire le proprie emozioni di pari passo al suo stare nel mondo, di fronte a situazioni sempre diverse. Lo svezzamento del cucciolo da parte della madre, finisce all’incirca a tre mesi di vita. In questa fase, il cucciolo ha imparato il linguaggio e a comunicare con i suoi fratelli, terminando la fase di socializzazione, fondamentale per uno sviluppo equilibrato dell’animale in età adulta. Le prime esperienze del cucciolo sono fondamentali per la formazione del suo carattere.
–>I tre principali canali della comunicazione tra cani
I segnali del cucciolo di cane sono diversi dal cane adulto. L’informazione è importante per imparare ad interagire con l’animale, a capire i suoi bisogni, se sta male e il suo stato d’animo. Sul tema, è intervenuta la dott.ssa Chiara Passalacqua, Medico Veterinario Esperto in Comportamento Animale e Vice Presidente di S.I.S.C.A. (Società Italiana Scienza del Comportamento Animale) che ha delineato una piccola guida sul linguaggio del corpo del cucciolo per aiutare i proprietari a capirlo meglio.
“Quando arriva un cucciolo ci sono comportamenti che possiamo aspettarci come mordicchiare, lo scodinzolio vivace o la lotta con cuccioli di analoga età. Sono tutti modi per prendere le misure di se stessi, del proprio corpo, della propria forza: esercizi che, sotto forma di gioco, consentono di imparare. Ci sono però anche comportamenti inattesi o ambigui che è meglio saper riconoscere per rispondere in modo adeguato e favorire così una crescita equilibrata“. Dichiara la Passalacqua.
Capire il linguaggio del cucciolo favorisce l’adattamento alla nuova famiglia.
Nuova famiglia, nuovo ambiente e nuove esperienze. Il cucciolo sarà messo a confronto a numerose sfide: impara ad andare al guinzaglio, a fare la pipi fuori, si deve abituare ai rumori, a confrontarsi con altre persone e altri animali. Il comportamento più comune è il piangere di notte. Ma ci sono molti altri segnali che aiutano a capire cosa stia provando. Negli ultimi anni, per andare incontro a questi stati d’animo e per tranquillizzare il cucciolo nei primi giorni di cambiamento, sono stati creati dei ferormoni sia tramite diffusori ambientali che con un collare a misura di cucciolo. In base ai dati, questi tipi di collare come l’Adaptil Junior hanno avuto ottimi risultati, riducendo il pianto notturno.
Segnali di gioia e benessere
Il cucciolo è una creatura dolce e tenera. Infonde gioia e allegria. La sua indole spontanea lo porta a comunicare ogni emozione che prova.
Quando è felice o sta bene:
Tutti questi segnali, vocali o corporei comunicano il desidero di gioco e la curiosità del cucciolo.
Suggerimenti:
Evitare tuttavia di emozionare troppo il cucciolo che potrebbe farsi la pipì per l’eccitazione e la forte emozione.
Capita che per una carezza o un contatto sociale il cucciolo fatica a gestire le proprie emozioni. Un comportamento transitorio che passa quando cresce.
Nella sfera delle emozioni, esistono anche emozioni negative quali ansia o paura. Sono soprattutto comuni per un cucciolo appena arrivato in una nuova famiglia che può impressionarsi per qualsiasi cosa.
Il cucciolo ha diversi comportamenti che lasciano intuire le sue paure:
Quando il cucciolo è spaventato è importante confortarlo, rassicurarlo, prendendolo in braccio nelle situazioni che possono creare paure, come rumori forti del traffico, nuove esperienze in ascensore, riflessi sulle vetrine.
E’ importante assecondare il cucciolo nei primi giorni, sottolinea l’esperta, consigliando di portarlo fuori “in orari tranquilli, incoraggiandolo con serenità senza mai trascinarlo, oppure accompagnarlo (in auto) a passeggiare in un parco o area tranquilla”.
Oltre alle paure, il cucciolo può soffrire di ansia. Ad esempio, può sentirsi solo, esprimendo la sua emozione con pianto e guaiti. Ecco perché, i primi giorni, è sempre suggerito stare vicino al cucciolo, dedicargli del tempo per non lasciarlo solo, in modo che si abitui gradualmente all’allontanamento.
Per tranquillizzare il cucciolo è possibile preparare la casa una settimana prima diffondendo nell’ambiente feromoni del cane che aiuta a far stare sereno il cucciolo nel nuovo ambiente.
Non è scontato che un cane o un cucciolo apprezzino carezze, baci e abbracci come nei rapporti affettivi umani. A fare chiarezza, ancora una volta la dott.ssa Passalacqua. sottolineato che “un approccio simile a quello con i bambini è corretto dal punto di vista emotivo ma non da quello fisico”.
Ovvero, il suggerimento è quello di essere gentili e affettuosi, parlando “teneramente o offrire consolazione con una carezza se di notte piangono o hanno paura va bene. Ricordiamo però che l’abbraccio non è il contatto preferito dal cane, lo tollera ma non lo gradisce”.
Per questo, è preferibile far sentire la vicinanza e la presenza, magari posizionando la cuccia in camere i primi giorni.
Se per strada alcune persone si soffermano con il desiderio di accarezzare il cucciolo, è meglio proteggere il cucciolo dalla fisicità di un estraneo. “Non prenderlo in braccio per farlo accarezzare ma abbassarsi e avvicinarsi gentilmente a lui, lasciando decidere al cucciolo se cercare riparo nel proprietario o lasciarsi avvicinare”, conclude l’esperta.
Alcuni comportamenti del cucciolo possono comunicare un disagio o un disturbo fisico. Bisogna in tal caso fare attenzione al suo comportamento:
Tutti segnali che potrebbero indicare un problema fisico. Come ad esempio parassiti intestinali per cui controllare le feci e in caso rivolgersi a un veterinario di fiducia.
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C.D.
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