Il microchip è un mezzo identificativo del cane e del suo proprietario. Ma chi chiamare per la lettura del microchip di un cane abbandonato? Scopriamolo insieme.
Spesso ci troviamo in situazioni nelle quali non sappiamo come comportarci e a chi rivolgerci. Come ad esempio quando ci imbattiamo in un cane solo per strada, che può essere abbandonato. La prima cosa da fare è capire se ha un proprietario, leggendo l’eventuale microchip del cane. Ma a chi rivolgersi? Scopriamolo insieme!
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Ad ognuno di noi sarà capitato almeno una volta nella vita di imbattersi in un cane abbandonato da solo per strada, senza nessuna persona a vigilare su di lui. Certo, la maggior parte delle volte siamo portati a pensare che magari il proprietario è lì a pochi passi, e a momenti spunterà da dietro l’angolo.
Oppure che si tratta di un cane che abita nei dintorni, e che magari è solito uscire da solo senza il proprietario per qualche scappatella. Insomma, non sempre ci troviamo di fronte ad un abbandono di animale, ma è sempre meglio verificare la situazione.
Se vi imbattete in un cane da solo per strada, per prima cosa dobbiamo accertarci se il cane sia identificabile, e dunque riconducibile all’identità del proprietario. Come? La legge dal 2005 prevede l’obbligo di far applicare il microchip al cane.
Le utilità dell’obbligo di legge sono molteplici, perché consentono di identificare l’animale, verificare lo storico delle sue vaccinazioni, identificare il proprietario, e scoraggia l’abbandono di animali, una piega sociale e giuridica, soprattutto durante il periodo estivo.
Ebbene, per la lettura del chip è necessario l’apposito lettore. In realtà pochi di noi lo posseggono; e chi lo ha, di certo non lo porta dietro costantemente. D’altronde si spera di non doverlo usare mai. Ma quando ci troviamo davanti un cane abbandonato, a chi rivolgerci per la lettura del microchip?
Possiamo chiamare la Polizia Municipale: i vigili urbani devono avere in dotazione un dispositivo di lettura del microchip del cane. In alternativa possiamo rivolgerci all’Asl. In ogni caso è sempre possibile far eseguire la lettura ad un veterinario, soprattutto in quei casi in cui il cane sta male e ha bisogno di cure immediate.
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Quando troviamo un cane abbandonato (o semplicemente allontanato da casa) la migliore cosa da fare è avvicinarsi all’animale per capirne un po’ di più. Certo, da lontano possiamo farci qualche piccola idea, valutando molto superficialmente lo stato di salute del cane.
Anche laddove tuttavia ci appaia in buone condizioni, non è detto che non sia stato abbandonato da poco. Quindi, come detto, la migliore cosa è avvicinarsi. Innanzitutto osserveremo se il cane ha il collare o qualche medaglietta.
Il fatto che le abbia non può certo escludere che l’animale non sia stato abbandonato, ma in questi casi è più probabile che il cane si scappato da casa. Controllate, se riuscite ad avvicinarvi all’animale e questo è docile e tranquillo, se abbia qualche tatuaggio sul corpo per poter identificare il proprietario.
Normalmente i tatuaggi si trovano nell’orecchio del cane o sulla coscia. Se trovate informazioni utili ad identificare il proprietario, potete rivolgervi a lui per verificare se si sia trattato di un allontanamento spontaneo del cane.
Anche laddove il cane non riporti alcun segno di identificazione, potreste chiedere informazioni alle abitazioni vicine al luogo dove avete trovato l’animale. Se anche questo tentativo non sortisce effetti positivi, dovrete far controllare se il cane abbandonato ha il microchip, per la lettura con l’apposito strumento.
Purtroppo può accadere che il cane non abbia alcun microchip, e quindi non sia in alcun modo identificabile. Anche questo non significa che non abbia un attuale proprietario. Infatti, nonostante far mettere il microchip al cane sia un obbligo di legge per i motivi che abbiamo visto, molti non adempiono.
Ebbene, la violazione di tale obbligo viene sanzionata con multa, il cui importo è diverso da regione a regione, che disciplina la materia con legge regionale. L’importo in alcune regioni può superare anche i 400 euro.
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Non è semplice ritrovare un cane smarrito, e portandolo a casa con voi ostacolereste il ricongiungimento con la sua vera famiglia, se appunto di smarrimento si tratta. Se l’animale non è identificabile in alcun modo e non siete riusciti a rintracciare il proprietario, avrete l’obbligo di denunciare il ritrovamento del cane, all’Asl o alla Polizia Municipale.
Solo in questo modo le autorità competenti procederanno alla ricerca del proprietario nei successivi 10 giorni restituendolo alla famiglia di appartenenza, purché si sia trattato di smarrimento e il proprietario si sia attivato per la ricerca dell’animale. In caso contrario sarà trasferito al canile comunale o convenzionato con il comune dove è stato ritrovato, dove resterà obbligatoriamente per 10 giorni.
L’abbandono di animali è un reato previsto e punito dall’art. 727 del codice penale. Attenzione tuttavia: spesso immaginiamo il reato nella classica immagine del cane legato ad un guardrail dell’autostrada, portato lontanissimo da casa in modo che non possa ritornare più.
Ma l’abbandono si configura anche nell’ipotesi in cui il cane si allontani da solo da casa, e il proprietario non faccia nulla per ritrovarlo. Infatti, come stabilito dalla Cassazione
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