I BISOGNI
La prova dei bisogni è forse quella più cruciale per diventare un perfetto “canaro”: un proprietario non solo deve imparare a raccogliere i bisogni del cane ma deve soprattutto imparare a farlo sotto lo sguardo vigile del vicinato. Infatti, non si sa per quale ironia del destino ma ogni volta che il cane è pronto a fare i suoi bisogni ecco che appare un vicino che, immancabilmente, guarderà in modo sospettoso il proprietario del cane.
Questo sarebbe il minimo rispetto al momento fatidico in cui il nostro adorabile compagno a 4zampe decide di fare i suoi bisogni in un luogo sbagliato come ad esempio davanti alla porta di casa di un privato, davanti all’ingresso di un negozio, vicino alle strisce pedonali, nei pressi delle fermate degli autobus oppure semplicemente nel bel mezzo del marciapiede. Non c’è versi di strascinarlo via e puntualmente, anche dopo un’ora di passeggiata in un’area dedicata ai cani, i nostri fido riusciranno sempre a metterci in imbarazzo all’ultimo minuto.
Nella scaletta delle situazioni imbarazzanti non manca mai l’appuntamento con i bisogni che sono molto molli. Per cui si rivelerà un’impresa rimuoverli. A quel punto, il proprietario escogiterà piani incredibili per raccattare gli escrementi del cane, arrivando a rubare di nascosto e furtivamente della terra in un’aiola pubblica o da un vaso sul davanzale di una finestra, per rimediare l’irrimediabile e coprire il “fattaccio”.
Infine, ci sarà sempre il giorno in cui si dimenticano le bustine di plastica per raccogliere le deiezioni: tutto si rivela uno strumento perfetto e i proprietari dei cani si trasformano in creativi ecologisti escogitando straordinari metodi di riciclo: dalle pubblicità o volantini commerciali lasciati sulle automobili o davanti alle porte delle abitazioni che tanto nessuno mai leggerà , ai fazzolettini dimenticati in fondo alla borsa, fino alle foglie di un albero, ad esempio il castagno o di una pianta che, miracolosamente, sono delle dimensioni adatte al fine.
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