Recentemente sono stati diffusi i dati di uno studio condotto da un gruppo di ricercatori della Princeton University (USA) sulla socievolezza dei cani attraverso l’osservazione dei geni.
Secondo i risultati è emerso che nei cani si è verificata una mutazione genetica che potrebbe essere associata con la sindrome di Williams-Beuren: un disordine dello sviluppo umano che posta all’iper socialità. I ricercatori hanno dimostrato come, in base alla genetica dei lupi, ci sia stato questo mutamento nei cani. Ecco perché ci sarebbe una differenza nel loro comportamento. Una ricerca interessante che dovrebbe tuttavia essere ampliata ad altri gruppi e razze per confermare i risultati.
“La solitudine e l’isolamento provoca problemi di comportamento nei cani, come l’aggressività o l’impossibilità di interagire con altri simili o persone”, ha spiegato il professor Buenavida della Facoltà di Medicina Veterinaria, sottolineando l’importanza di far interagire in cani e farli socializzare.
Secondo i risultati, ci sono alcune razze che nelle quali è più presente la mutazione e sarebbero per tanto più socievoli:
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