BOLOGNESE:
Può definirsi il cane da compagnia per antonomasia, perché è assolutamente perfetto nel suo ruolo. Di carattere dolce, adora il padrone e per lui è disposto a dare la vita. Sempre di buon umore, vivace quando è invitato a giocare, diventa tranquillissimo se si accorge che il padrone non ha tempo per lui. Ha un temperamento posato e riflessivo, il che lo rende perfetto per le persone anziane, anche perché essendo molto piccolo non ha bisogno di moto eccessivo. È facilissimo da educare e addestrare, molto pulito.
LAGOTTO ROMAGNOLO:
Esistente da tempo immemorabile in Romagna, era arrivato alla quasi totale estinzione quando un gruppo di appassionati cominciò a selezionare i cani rimasti aderenti al tipo originario, riuscendo in pochi anni, ma con molto lavoro e molti sacrifici, a ricostruire perfettamente la razza. Il suo riconoscimento ufficiale è recente (1992). È un cane eccezionale per il carattere dolce, l’attitudine al lavoro e l’innata simpatia. È molto docile e facilissimo da addestrare. Ha grande passione per il lavoro, ma è altrettanto felice di giocare con il padrone o con i bambini.
VOLPINO ITALIANO:
Le origini, antichissime, sono le stesse degli Spitz tedeschi (vedi). Per secoli il Volpino è stato molto diffuso in Italia, specie in Toscana (dove veniva chiamato Volpino di Firenze), sia presso le famiglie patrizie sia presso quelle più umili. Ultimamente gli Spitz tedeschi hanno “usurpato” il suo posto, tanto che la razza ha rischiato di perdersi ed è stata recuperata solo grazie alla passione di pochi allevatori. Oggi il Volpino italiano non corre più rischi di estinzione, ma è ben lontano dall’avere la diffusione che meriterebbe.
MALTESE:
È un cane antichissimo, beniamino delle dame romane. Il nome Maltese non ha nulla a che vedere con l’isola di Malta, ma deriva da una antica città siciliana chiamata Melita. Il Maltese vive da millenni nell’area mediterranea e particolarmente in quella italiana. È vivacissimo e intelligentissimo, molto affezionato al padrone, che è capace di stare per ore a guardare, in vera e propria adorazione. È però anche orgoglioso e spesso permaloso. Se ritiene di aver subito un torto arriva addirittura a ringhiare. Giocherellone fino a tarda età.