I risultati di una ricerca condotta da un gruppo di scienziati della University of Cambridge e pubblicati sulla rivista Cell Metabolism, hanno dimostrato che alcune razze come i labrador retriever hanno avuto una mutazione genetica per cui sarebbero più motivati dalle ricompense e di conseguenza tendenti e predisposti maggiormente all’obesità.
Una scoperta che spiegherebbe perché queste razze siano particolarmente addestrabile e adatte come cani guida e da lavoro, sfruttate non solo come cani da compagnia, ma anche indicati per le ricerche di armi, valute, stupefacenti e persone. Un tipo di addestramento in cui vige il meccanismo cerca-trova-premia si rivela fondamentale.
Secondo quanto sottolineano i ricercatori, nell’addestramento viene impiegata la ricompensa e nel tempo, l’uomo avrebbe selezionato senza esserne consapevole, razze di cani con una precisa variante genetica.
“I croccantini e i premietti sono usati costantemente per addestrare i cani ed essere portatori del gene della fame nera rende alcuni di loro più motivati al lavoro”, ha spiegato Giles Yeo, uno dei ricercatori.
Per lo studio sono stati analizzati 30 Labrador Retriever tra i quali sono stati selezionati quelli più obesi e con un’appetito “insaziabile”: il 23% di questi cani è risultato essere portatore di almeno una copia di una forma mutata di un gene chiamato Pomc, che codifica le proteine che aiutano a saziarsi.
Secondo quanto è stato accertato, per ogni copia del gene mutato, l’esemplare pesa in media 1,9 kg più rispetto ai Labrador che non hanno questo gene. I ricercatori si sono spinti oltre, evidenziando che questa forma mutante nel gene è più comune nei labrador impiegati in assistenza, riscontrato nel 76% degli esemplari. Per cui selezionandoli per quel tipo di addestramento, inavvertitamente sono stati allevati i cani portatori di questa variante.
I risultati dello studio potranno essere applicati in futuro per selezionare esemplari che non hanno quella variante genetica, privilegiandoli nella riproduzione, per rendere i labrador meno obesi e pertanto riducendo i problemi e le patologie derivanti dall’obesità.