La scelta di un cane? Affidarsi a chi ha più esperienza di noi

La scelta di un cane? Affidarsi a chi ha più esperienza di noi

(screenshot Youtube)

Nei giorni scorsi vi abbiamo raccontato la vicenda di Easton, il ragazzino che ha scelto di adottare Tiny, un gatto rosso di dieci anni. Il micio era stato abbandonato dal suo precedente proprietario. La vicenda è avvenuta all’Exploits Valley Spca, in Canada. Ma come vengono scelti di solito gli animali che vogliamo adottare? In particolare, come si sceglie un cane? Una serie di consigli utili arrivano in queste ore dal portale Lifegate.

“Spesso la scelta è dettata da fattori emotivi, come la perdita di un cane, o da particolari momenti della nostra vita”, questa l’opinione di Stefania Marchitelli. L’educatore cinofilo e terapeuta del comportamento invita a scordarsi dell’emotività iniziale e considerare che “stiamo per affrontare un impegno enorme”.

Bruno Ferrari, istruttore cinofilo, ha pochi dubbi: “Se si sceglie di adottare, è sempre meglio optare per un animale adulto. Affiancando i volontari che si occupano di lui potremo valutare, a poco a poco, il suo atteggiamento nei nostri confronti, la sua adattabilità alla nostra vita e all’ambiente. Più difficile far tutto questo con un cucciolo il cui comportamento non è ancora codificato e valutabile”.

Fare la scelta giusta

Stando a sentire Stefania Marchitelli, “basilare tenere presenti alcune, indispensabili, considerazioni”. In particolare vanno selezionati “il luogo in cui andrà a vivere, la composizione della famiglia, il tempo da dedicargli, il nostro stile di vita e le nostre aspettative”. Per Ferrari, invece, l’esperienza dei volontari “con il cane prescelto può essere validissima al fine di una scelta ponderata e sicura”.

Il cane poi, dice la Marchitelli, deve avere “le caratteristiche più adatte alla nostra vita e ai nostri scopi”. Cinzia Cortelezzi, medico veterinario, ritiene importante “la linea di sangue del soggetto che si sceglierà. Una visita all’allevatore scelto e un’attenta verifica di chi sarà il padre e la madre del nostro prossimo compagno rimane un fattore importante che noi veterinari consigliamo sempre”.

Aggiunge l’avvocato Francesca Gentilini: “La compravendita di questi soggetti è un atto legale che va sempre formalizzato con la documentazione richiesta dalla legge”. Un’ottima guida si può trovare sul sito dell’Ente nazionale cinofilia italiana (Enci). Va poi sottolineato che va sempre consultato il proprio veterinario di fiducia prima dell’acquisto. Esistono per ogni razza associazioni “che si occupano di trovare una famiglia a cani abbandonati, rimasti senza proprietario o portati via da situazioni difficili”, ricorda la Marchitelli.

Dal canto suo, Maria Meyer sostiene: “La taglia del nostro amico in questo senso conta molto perché ‘pancia grande, spesa grande’. Non va sottovalutato, quindi, l’aspetto economico per orientarsi nelle attitudini di un cane di grossa taglia”. Per questo, “la figura giusta potrebbe essere un istruttore cinofilo qualificato”. In alternativa si può ricorrere a un medico veterinario esperto in comportamento animale. Di una cosa è certa, in ultimo, Stefania Marchitelli: “Un cane di razza farà sempre quello per cui è stato selezionato e che ha nel dna”.

 

GM

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