Una nuova ricerca pubblicata dal British Medical Journal Case Reports ammonisce sui rischi della saliva del cane o del gatto, sottolineando che sei leccano il viso o le mani, l’uomo può contrarre gravi patologie.
Gli esperti hanno evidenziato un tipo di batterio denominato Capnocytophaga canimorsus, presente nella saliva dei nostri animali da compagnia. Secondo quanto è stato accertato il batterio, a contatto con le mucose umane, potrebbe provocare la sepsi ovvero, la setticemia.
Si tratta di un’infezione che si propaga a tutto l’organismo dell’uomo. Una ricerca che sembra smentire studi precedenti sulla saliva dei cani che rafforzerebbe invece le difese immunitarie.
Tuttavia il nuovo studio evidenzia altri rischi, segnalando il caso di una donna di 70 anni, non fumatrice e bevitrice occasionale, finita in terapia intensiva per una grave setticemia provocata dal suo cane, un levriero italiano. La pensionata si è salvata per miracolo grazie ad un parente che ha subito chiamato i soccorsi trovandola in uno stato di semi-incoscienza. In ospedale, il decorso dell’infezione ha toccato i reni, provocando una grave insufficienza renale e successivamente dalle analisi del sangue è stata riscontrata l’infezione provocata dal batterio Capnocytophaga canimorsus, degenerata poi in setticemia.
I ricercatori hanno riferito che questo batterio è presente nelle cavità orali di cani e gatti e potrebbe essere trasmesso attraverso la saliva dell’animale.
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