Quando non si stacca mai da noi è sempre un buon segno? Come capire se si tratta di amore o iperattaccamento nel cane.
Diciamola tutta: ai padroni piace molto che il cane sia legato a loro, ma bisogna fare attenzione che questa relazione non diventi in qualche modo sintomatica di un problema psicologico. Ecco dunque come riconoscere l’iperattaccamento nel cane in base ai suoi comportamenti e quali possono essere le possibili cause e rimedi più efficaci.
Come possiamo capire che il cane è estremamente legato al padrone fino a diventare un problema? Per quanto sia piacevole averlo ‘attaccato’ a noi, il vero problema si presenterà quando dovremo allontanarci e lasciarlo, perché non potremo portarlo con noi.
Infatti quando si sta insieme pare che sia semplicemente un cane molto affettuoso, tranne quando dovrà ‘dividere’ le attenzioni del suo umano con un altro animale o un altro essere umano (specialmente se si tratta di un neonato). Ma è quando ci allontaneremo da casa per un periodo di tempo anche breve che dovremo osservarlo: infatti potrebbe diventare aggressivo e violento nei confronti di oggetti e arredamento, facendoci trovare tante spiacevoli sorprese al nostro ritorno.
Oltre al comportamento distruttivo, Fido potrebbe anche tentare la fuga nella speranza di cercarci e raggiungerci, col rischio di perdersi e non tornare più a casa. Insomma è opportuno approfondire il problema per cercare di risolverlo.
Attenzione: non è detto che l’iperattaccamento possa nascere solo se il cane è stato sempre abituato a vivere solo col padrone. In realtà potrebbe anche bastare un periodo di tempo limitato, ad esempio durante le vacanze estive, per far sviluppare questo attaccamento morboso, i cui effetti si riveleranno nel momento in cui si tornerà agli impeni di tutti i giorni (scuola, lavoro, faccende varie).
In realtà pare che la causa più probabile sia una, ovvero quella di aver subito dei traumi o maltrattamenti di ogni genere: dalle violenze fisiche all’allontanamento forzato all’abbandono. Soprattutto se in età giovanile, questi eventi possono avere un forte impatto sul suo comportamento da adulto.
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I sentimenti che lo spingono a comportarsi in un modo distruttivo saranno di sicuro ansia e disorientamento, oltre che naturalmente la solitudine: potrebbe sentirsi spaesato e senza il suo punto di riferimento quando non avrà più il padrone accanto a sé. Ma di certo questo non può essere un comportamento normale, quindi bisognerà cercare la soluzione migliore.
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Non potremmo certo aspettare che distrugga la casa se ci assenteremo per qualche ora, quindi è opportuno rivolgersi ad un esperto, il nostro veterinario di fiducia. Qualora non riuscisse da solo a consigliare per il meglio, saprà di sicuro indirizzarci verso un esperto comportamentista.
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L’etologo dovrà sottoporre il cane a un percorso di modifica del suo comportamento, reindirizzandolo a un atteggiamento più sano e più ‘distaccato’ nei confronti del padrone in sua presenza per vivere meglio i momenti di solitudine e distacco da lui.
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