Gli ultimi episodi di cronaca come il caso che si è verificato in provincia di Catania dove un bambino di 18 mesi è stato sbranato da due dogo argentino, torna in primo piano l’annoso tema delle razze pericolose, tra chi chiede che sia introdotto un patentino e chi ritiene il padrone unico responsabile del dramma nel non aver saputo educare e gestire i suoi cani.
Tuttavia, in questi casi, oltre a raccogliersi attorno al dolore dei famigliari, le reazioni a caldo sono sempre poco costruttive e si rischia di demonizzare la situazione, creando a volte anche falsi allarmismi. Per quanto riguarda l’aggressività dei cani, gli esperti hanno evidenziato diversi fattori che la provocano in un cane, dispensando suggerimenti utili su come prevenire gli attacchi dei cani nei confronti dei bambini.
Un recente studio, pubblicato i primi di agosto sulla rivista scientifica BioMed Central, condotto da un gruppo di ricercatori americani, guidati da Carlos Alvarez, ha dimostrato che ci sarebbero ben 12 geni responsabili sia delle dimensioni che dell’aggressività del cane nei confronti del padrone o dei famigliari.
Lo studio ha ricordato che vi sono circa 400 razze di cani nel mondo, molto diverse tra loro. Si tratta di una variazione detta fenotopica, ovvero osservabile e più o meno modificata anche dall’uomo in modo artificiale.
Secondo i ricercatori, alcuni geni implicati nella morfologia, sarebbero anche riconducibili al carattere dei cani. Gli alleli di alcuni geni, chiamati IGF1 et HMGA2, sarebbero responsabili sia della taglia piccola di un cane che del suo comportamento aggressivo. Inoltre, sarebbero anche riconducibili ad una maggiore sensibilità alle carezze e all’ansia di separazione dal padrone. Altri alleli di geni situati sui cromosomi 18 e X sono relativi alla sensibilità del cane, ma sarebbero anche coinvolti nell’aggressività e nel sentimento di paura nei riguardi di altri animali e delle persone sconosciute.
In conclusione, questi geni sarebbero dunque responsabili dell’aggressività. In totale, i ricercatori avrebbero individuato ben 12 geni che porterebbero ad una patologia diffusa nei cani riconducibile all’ansietà.
“Questi geni appaiano coerenti con la regolazione dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene,impiegata nei comportamenti collegati alla paura e all’aggressività”, ha dichiarato Alvarez.
Anche se lo studio è importante per il settore veterinario, i ricercatori hanno sottolineato che l’obiettivo dello studio mira a capire le patologie mentali dell’uomo. Tuttavia, in case a questi risultati non escludono la possibilità di poter curare patologie legate all’ansia nei cani.