Il cane piange? E’ la domanda alla quale forse un po’ tutti amanti degli animali e non, vorrebbero una risposta. I nostri compagni fedeli sono essere senzienti e al pari degli esseri umani provano emozioni e sentimenti. Diversi studi, anche scientifici, hanno cercato di capire se gli animali piangono come gli esseri umani. Nello specifico i cani spesso hanno un modo proprio di esprime dolore o malessere attraverso dei suoni come uggiolare, mugolare o guaire. I nostri compagni a 4zampe difficilmente versano delle lacrime ma si esprimono attraverso comportamenti anomali, movimenti strani e suoni.
In tal caso, il padrone dovrà capire il tipo di suono e le cause.
Non è sempre facile riconoscere e associare il guaito del cane ad una sua determinata richiesta o ad un suo problema. Fido potrebbe comunicare dolore, paura, insoddisfazione, ansia, ma anche fame o sete. Tuttavia ci sono anche dei guaiti con i quali esprime la sua gioia ed emozioni.
In ogni caso, è importante ricordarsi che si tratta di richieste di attenzione del cane.
Il linguaggio del cane si esprime attraverso diversi canali di comunicazione: vocale, visivo-corporeo e olfattivo. Tuttavia questi canali possono essere anche associati. Ovvero se il cane ha dolore, potrebbe emettere suoni acuti, tende ad abbassare la coda e lo sguardo è tendenzialmente nel vuoto. Si tratta in tal caso di una richiesta urgente e il proprietario dovrà capire da dove provenga il suo dolore e valutare se sia necessario o no, rivolgersi ad un veterinario.
A volte ci sono dei dolori meno evidenti, il cane potrebbe voler urinare, aver una cistite oppure dei dolori alla pancia.
Spesso sentiamo il nostro amato compagno a 4zampe lamentarsi senza un motivo apparente. Un guaito che sembra quasi ansioso con il quale in realtà il cane comunica non un dolore fisico ma un disagio. I cani soffrono la solitudine e a volte sviluppa in loro uno stato di ansia. Infatti, il cane può restare solo poche ore al giorno. Il suo stato d’animo varia in base al carattere dell’animale e anche alla sua razza. La presenza fisica del padrone li rassicura. In assenza del padrone, il cane piange se lasciato solo e potrebbero emettere dei lamenti che vengono definiti “nostalgici” con i quali esprimono il loro dispiacere.
Rassicurare l’animale uscendo di casa con parole confortanti o con una carezza anche tornando a casa. Salutare il cane con un “ci vediamo dopo”, “torno presto”, contribuirà a farli sentire meglio, in quanto il cane riconoscerà come “saluto”.
Il guaito di paura è forse uno dei più strazianti che può emettere un cane. Spesso viene accompagnato da un comportamento frenetico dell’animale che cerca di scappare da una situazione. Il cane potrà tentare di liberarsi dal guinzaglio e cerca di fuggire lontano da ciò che lo spaventa come ad esempio nel caso nei botti o dei fuochi di artificio. Il cane può addirittura arrivare ad emettere delle vere e proprie “grida”. Si tratta spesso di un sentimento che scaturisce da traumi piuttosto difficili da superare per l’animale. Il cane piange e trema, in preda del terrore. Il padrone dovrà tentare di rassicurarlo sia con carezze o distrarlo magari con dei biscottini prelibati.
I cani spaventati ed impauriti che scappano per istinto spesso vengono smarriti. In quelle condizioni, l’adrenalina ha preso il sopravvento sulle facoltà del cane che potrebbe perdersi facilmente in quelle condizioni e non ritrovare la strada di casa.
C.D.
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