Quando un cane abbaia con frequenza, la responsabilità potrebbe essere dovuta al comportamento del suo umano: ecco che cosa ha spiegato un educatore cinofilo.
Nell’adottare un cane non conta l’età del quattro zampe. Che si tratti di un cucciolo o di un adulto, l’addestramento e l’educazione potranno avvenire nel migliore dei modi solo grazie alla preparazione e all’impegno dei pet mate. Questo discorso è particolarmente indicato nel caso di un comportamento canino, l’abbaiare. Abbaiando, il cane comunica i propri pensieri, ma se diventa eccessivo, è importante capirne le cause per migliorare la convivenza tra animali e persone.
Come educare il cane quando abbaia troppo
Alcune razze canine, come il Chihuahua e il Carlino, sono più loquaci, mentre altre, come l’Alano o il San Bernardo, tendono a essere più riservate. Ogni abbaio, tuttavia, ha una motivazione specifica. Abbaiando il cane esprime sentimenti positivi quali la gioia o negativi come la paura o la rabbia.
L’abbaiare può anche riflettere l’empatia che il cane prova verso i suoi umani, manifestando gioia o agitazione in base ai sentimenti dei pet mate. In altri casi, l’abbaiare è un modo per attirare l’attenzione, chiedere cibo o invitare al gioco. Un comportamento eccessivo può essere segno di disagio. La solitudine o la noia sono tra le cause principali. L’ansia da separazione è infatti il principale fattore scatenante. L’abbaiare è anche una risposta istintiva a percezioni di pericolo. Un guinzaglio tirato o un tono di voce alterato possono indurre il cane a reagire con abbaio continuo. Anche lo stress, dovuto a traslochi, viaggi o cambiamenti significativi nella routine, può portare il cane ad abbaiare incessantemente. In un cane anziano potrebbe essere il segnale di problemi neurologici. Lunghe camminate, giochi di lancio e riporto o attività di ricerca di snack nascosti aiutano il cane a canalizzare le energie e a stancarsi. In tal modo l’abbaiare si ridurrà drasticamente.
Come dimostrano numerosi studi scientifici, i quattro zampe domestici hanno un’incredibile capacità nell’apprendere e nel comprendere le parole degli esseri umani, rispondendo a determinati stimoli verbali. Come dimostrato dagli etologi, i cani comprendono la lingua degli esseri umani. I ricercatori hanno cercato di comprendere quali fossero le parole o le frasi in grado di generare una risposta emotiva da parte dei cani. I risultati derivati dallo studio hanno permesse di appurare come i quattro zampe non solo siano in grado di capire il significato delle parole, ma anche di associarle a emozioni e azioni. Ed è proprio su questa consapevolezza che è necessario improntare l’addestramento.
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I cani possono assimilare nuove regole anche da adulti. Gli esperti consigliano a tal proposito tre esercizi per insegnare al cane le azioni di base. Ogni esercizio richiederà pazienza e dedizione, ma la costanza e la coerenza nel proporre lo stesso comando porteranno il cane a eseguirlo nel modo più corretto.
Un recente studio condotto da alcuni ricercatori ha dimostrato poi come i cani tendano a imitare in maniera più o meno evidente gli umani in base al grado di fiducia che nutrono nei confronti di questi ultimi. Il modo con cui i cani interagiscono tra loro e comunicano si basa sull‘apprendimento sociale, ovvero sull’osservazione dei loro simili e dei loro famigliari umani.
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La socializzazione deve essere alla base dell’addestramento. A qualsiasi specie vivente appartengano, i cuccioli nei primi mesi di vita sono alla costante scoperta di loro stessi e del mondo che li circonda. Ogni giorno devono imparare qualcosa di nuovo, che servirà loro per il resto della vita e ogni giorno si trovano di fronte a situazioni del tutto inaspettate. Il modo migliore per permettere ai cuccioli di imparare a gestire le nuove situazioni è quello di stimolare l’apprendimento, con parole e giochi, in modo da far sviluppare le capacità cognitive. Addestrare un cucciolo può sembrare più semplice rispetto all’addestramento di un cane adulto. In realtà, non è affatto così. Anche i quattro zampe già maturi possono imparare nuovi comandi.
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Premiare i cuccioli ogni volta che tornano indietro con coccole e dolcetti, concetto base del rinforzo positivo, permetterà ai piccoli di associare l’azione di obbedienza a qualcosa di gradito e vantaggioso. Il rinforzo positivo aiuta a sviluppare il cervello dei cani. Addestratori ed etologi hanno dimostrato attraverso lo studio del comportamento dei cani come le capacità cognitive di questi ultimi permettano loro di comprendere meglio un addestramento basato sulla ricompensa. (di Elisabetta Guglielmi)