Il Levriero afgano

Il Levriero afgano

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Le origini del Levriero afgano risalgono al 1000 A.C, nella zona dell’Afghanistan. Si tratta di un tipo di razza che, come tutti i levrieri, è stata selezionata per la caccia, inizialmente alle gazzelle e per altri grandi mammiferi del nord est africano e delle zone caucasiche. Il levriero afgano è stato poi introdotto in Europa nel XIX secolo dai militari inglesi di ritorno dalle Guerre Anglo-Afgane. Uno dei primi soggetti che è stato importato nel 1835 si chiama Shahzada ed è custodito al Natural History Museum di Londra.

Tipologia: Si tratta di una razza afgana che appartiene alla classifica dei Levrieri della Federazione Canina Internazionale.

Standard: L’altezza della femmina spazia dai 63 ai 69 cm mentre quella del maschio dai 68 ai 74 cm.

Morfologia: In base alla classifica delle razze, il levriero afgano appartiene alla tipologia Graioide, ovvero con la testa a forma di cono allungato e stretta, le orecchie piccole e portate indietro, le labbra stirate. La dentatura del levriero è con chiusura a forbice. La testa è portata alta, il cranio è lungo ma non deve essere troppo stretto, metto l’occipite è prominente. Il muso è allungato di color tartufo, preferibilmente nero o color fegato nei soggetti chiari. Il torace è profondo, il dorso di media lunghezza appiattito con una leggera inclinazione verso l’anca, mentre il rene è dritto. La coda che non deve essere troppo corta, termina ad anello con poco pelo.

Manto e pelo: Il pelo è lungo e setoso e ricopre il torace, il treno anteriore e posteriore e tutto il corpo, tranne il dorso dalla spalla alla radice della coda, dove il pelo è corto e fitto così come sul muso. Tutti i colori sono ammessi. In base ai criteri della Federazione, il pelo deve svilupparsi in modo naturale per cui viene penalizzato l’impiego di tosatrici o forbici.

Carattere: Si tratta di una razza che ha una grande sensibilità. Il Levriero Afgano ha un’aria arrogante, di forza e di dignità combinate alla possanza e alla velocità. Il suo andamento maestoso in realtà cela la sua sensibilità: è molto attendo ai movimenti e non ama toni di voce alterati o i movimenti bruschi.

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