Il dobermann è una razza canina di origine tedesca riconosciuta dalla FCI Gruppo 2, Sezione 1, Sottosezione 1 (pinscher e schnauzer). La razza nacque tra il 1850 e il 1870 ad Apolda, in Turingia, grazie a un esattore di imposte, Federico Luigi Dobermann, che voleva un cane da difesa diverso da quelli esistenti. Poi la sua opera fu continuata da altri allevatori con l’apporto di razze diverse, sulle quali gli autori non sono concordi: si parla di Pinscher, Weimaraner, Rottweiler e forse di alcuni Terrier. Fu certo importante l’apporto del Cane da pastore di Beauce.
CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE: Di taglia media, robusto e muscoloso, dalle linee eleganti e dal portamento nobile e fiero. La testa è a forma di cuneo allungato e smussato. Le linee craniofacciali sono parallele, lo stop è leggero, il muso profondo e largo. Occhi di media grandezza con forma ovale. Le orecchie, volendo amputate, sono attaccate alte e portate erette (nei soggetti a orecchie integre ricadono ai lati della testa con i bordi ben attaccati alle guance). Il dorso è corto e solido. Gli arti sono perfettamente diritti e in appiombo. La coda viene tradizionalmente mozzata lasciando due sole vertebre. In quei paesi in cui la legislazione a tutela degli animali prevede che i cani non possano più essere amputati, il Dobermann può portare sia la coda sia le orecchie al naturale (è questo il caso dell’Italia). Pelo: corto, molto aderente e liscio. Colore: nerofocato o marronefocato, a seconda della varietà, da poco è nato anche l’isabella, non ancora riconosciuto dalla fci. Il blu non viene più allevato perché è risultato portatore di tare genetiche. Taglia: maschi 68-72 cm, per un peso di 40-45 kg; femmine 63-68 cm, per un peso di 32-35 kg. Le più ricercate sono le taglie intermedie.
CARATTERE E ATTITUDINI: È uno dei cani più dolci e sensibili del mondo: adora letteralmente il padrone, con il quale “deve” vivere a stretto contatto. Lasciarlo in giardino significa rovinarne il carattere. Sul conto dei Dobermann si sono sprecate dicerie e assurdità: la più nota era quella secondo cui questi cani fossero destinati a “impazzire” verso i sette anni per il restringimento della scatola cranica (una delle maggiori idiozie, dal punto di vista scientifico, che si siano mai sentite in cinofilia). Oggi, per fortuna, il Dobermann è stato riabilitato quasi completamente, e solo in rari casi si sente ancora parlare di cani che impazziscono o di “ferocia incontenibile”. Dolcissimo con le persone di famiglia e sicuro per i bambini (a patto che sia… lasciato in pace!), mantiene verso gli estranei la naturale riservatezza tipica dei cani da difesa, ma un soggetto equilibrato, come tutti quelli provenienti da buoni allevamenti, non sarà mai aggressivo senza motivo, rivelandosi uno splendido cane da compagnia che vive per il padrone.
SALUTE E CONSIGLI: Soffre il freddo e soprattutto l’umidità. Il Dobermann dovrebbe essere considerato un cane da appartamento sia perché soffre il freddo, sia perché ha un bisogno davvero vitale di compagnia umana. Infatti è un cane da difesa e non da guardia del territorio e delle proprietà, pur essendo ovviamente in grado di svolgere anche questa funzione. Solo i cani non selezionati e frutto di accoppiamenti casuali possono essere nervosi e talora mordaci. Quindi è di fondamentale importanza acquistare il cucciolo in un buon allevamento O ADOTTANDOLO PRESSO UNA DELLE TANTE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO CHE SI OCCUPA DI SALVARE LA RAZZA. (cliccate il link per aprire la pagina)