Il cane russa troppo forte uomo convocato dai carabinieri

Il cane russa troppo forte! la signora non ce la fa più e chiama i carabinieri per risolvere la spiacevole situazione.

il Bull dog inglese Russa e questo è un dato di fatto. Si, russa, è anche molto, in oltre ama dormire vicino ai suoi amici umani. Chi prende questo tipo di cane lo sa, e se ne fa una ragione. Ma i suoi vicini?

il bulldog inglese Churchill

Brescia, Clusane d’Iseo, in via Risorgimento  da tre anni ha trovato famiglia il bulldog inglese Churchill, adottato da Maurizio Fontana, ristoratore 41enne e dalla sua fidanzata Elisa.

Nella palazzina sita in via Risorgimento , quasi tutti gli occupanti degli appartamenti hanno animali domestici.

Un condominio  di amanti degli animali, viveva in armonia e tranquillità e nessuno si era mai lamentato fino a un anno e mezzo fa, quando una nuova inquilina si è stabilita al primo piano.

il Bull Dog non mi fa dormire con i suoi versi

La vicina che dorme a due piani di distanza da Churchill non lo sopporta più e non sopporta i rumori provenienti da lui durante le ore di riposo .

Si addormenta a fatica  e appena ci riesce viene svegliata dai suoni cavernosi emessi dal cane, probabilmente lo stress accumulato dalla signora è talmente tanto che non riesce più a sopportare la situazione .

La signora ovviamente ritiene ingiusto il fatto che il cane riesca a riposare e lei no, in un impeto di rabbia si rivolge ai carabinieri della stazione di Iseo per far risolvere una questione che, a suo parere, è estremamente delicata e richiede l’intervento delle forze dell’ordine.

Maurizio Fontana proprietario di Churchill e di un dolcissimo micio preso al gattile di nome Baglioni, ha spiegato la situazione in cui vivono da quando la signora si è trasferita:

«Da allora le liti sono continue tanto che abbiamo dovuto, per la prima volta, avvalerci di un professionista. Il problema principale con questa signora sono i nostri amici a quattro zampe. Churchill non è l’unico ad esserci andato di mezzo. Abbiamo sempre sopportato per quieto vivere. Ora però non posso più tacere. Ieri mattina mi sono recato dai carabinieri perché tramite l’amministratrice la signora ha depositato un esposto perché si sente disturbata. E pensare che Churchill dorme in camera con noi in mansarda, al terzo piano. Nessun altro si è mai lamentato. I carabinieri sono stati gentilissimi. Ciò che mi chiedo è se era davvero necessario scomodarli e distrarli dalle vere incombenze e necessità della popolazione, quasi come se Churchill russando commettesse un reato e noi fossimo i suoi complici».

L.L.

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