Molti cani si emozionano e fanno la pipì
E’ piuttosto frequente incontrare un cane che tende ad emozionarsi facendosi la pipì addosso. A volte, capita anche quando il cane è felice di rivedere una persona amata o il padrone. Ci sono diversi motivi che provocano questa reazione nell’animale. Si tratta di un segnale che potrebbe ricondurre ad un problema comportamentale oppure ad una malattia.
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Urinare è un bisogno fisiologico del cane. Da cucciolo, impara a controllare lo stimolo. Dalle 4 alle 8 settimane è possibile insegnare al cucciolo a fare la pipì sul tappetino o sul giornale. Quando cresce, dai 3 ai 6 mesi, dopo aver fatto i vaccini, il cucciolo può imparare a fare la pipì all’esterno. Il cucciolo impara a trattenersi e a fare i suoi bisogni all’esterno.
Leggi–> Come insegnare al cane dove fare i propri bisogni
Alcune patologie provocano incontinenza nel cane. E’ sempre meglio accertare le cause tramite una diagnosi del veterinario.
Ci sono diverse cause da un punto di vista psicologico alla base di questo comportamento che possono scaturire da una carenza del cucciolo oppure da traumi e maltrattamenti subiti dall’animale.
Man mano che il cane cresce entra in una fase fondamentale dell’apprendimento detta della “socializzazione“. In questo periodo, dalle 3 alle 12 settimane di vita, il cucciolo impara a comportarsi con gli altri suoi simili, attraverso il gioco con i suoi fratelli, le regole impartite dalla madre e impara ad interagire con l’ambiente e le persone. E’ una fase fondamentale per quando sarà adulto.
Nel caso contrario, ovvero se non interagisce, non riceve le carezze e le attenzioni, il cucciolo può sviluppare comportamenti legati a paure e fobie. In tal caso, se il cane viene accarezzato e urina non si tratta di “emozioni” quanto di timore.
Un altro elemento che potrebbe influire sul comportamento del cane è l’isolamento. Sempre nella fase di socializzazione, se il cane non entra in contatto con le persone, può andare incontro alla cosiddetta “privazione sensoriale”. Ovvero, il cane in età adulta non sarà in grado di adattarsi alle situazioni. Anche in questo caso, l’animale svilupperà paure e fobie. Basta che veda delle persone nuove perché inizia a fare la pipì.
E’ possibile che il cucciolo abbia imparato dai genitori ad avere paura.
Anche la genetica influisce sulla paura, per cui se anche i genitori del cane erano o sono particolarmente timorosi e si spaventano facilmente, è probabile che l’animale abbia ereditato questa caratteristica[2].
Il cane potrebbe soffrire d’incontinenza a seguito di un’esperienza negativa. Quando la paura diventa una fobia, risolvere il problema comportamentale sarà più difficile.
Nel caso in cui il cane abbia subito maltrattamenti, avrà paura in determinate situazioni. Potrà palesare diverse reazioni: la fuga, l’aggressività o al contrario resterà immobile come pietrificato e infine potrà fare la pipì.
Capita quando ad esempio il cane viene sgridato. L’animale viene sottoposto a un forte stress per cui invia dei segnali per esprimere il proprio disagio. Questo comportamento istintivo viene definito “urina da sottomissione”.
Il cucciolo lo impara quando la madre lo lava e lo stimola per fare i suoi bisogni capovolgendolo, mettendolo a pancia in su. Un riflesso che avrà in circostanze in cui segnala “sono piccolo, non faccio nulla di male”.
Il cane fa la pipì quando si emoziona ad esempio quando il padrone torna a casa oppure quando lo rivede dopo tanto tempo. Questo deriva da una forte emozione.
Quando sono state scartate possibili patologie fisiologiche ed emerge che l’incontinenza del cane derivi da una condizione psicologica è importante capire la causa. Ovvero se si tratta di un’emozione forte di gioia del cane oppure di un problema legato alla paura o sottomissione.
Il cane urina per “emozione” soprattutto quando è cucciolo, ancora giovane ed è molto più comune nelle femmine. L’animale è eccitato o in atteggiamento di sottomissione si avvicina al padrone e fa la pipì. Si tratta di un comportamento raro negli adulti in quanto diventano meno eccitati e controllo maggiormente lo stimolo.
Per porre rimedio a questo comportamento è utile fare la distinzione tra eccitamento e sottomissione, individuando alcune pratiche nell’educazione dell’animale.
Quando si tratta di sottomissione, il cane si avvicina al padrone con le orecchie all’indietro, evitando lo sguardo, tenderà a rannicchiarsi, si abbasserà e in alcuni casi si gira sulla schiena, mostrando la pancia. Un comportamento che deriva dalla paura o dall’ansia ma anche dall’eccitamento nel rivedere il padrone o nel fare conoscenza con qualcuno. Nella gioia e nell’eccitamento il cane potrebbe scodinzolare, guaire dalla gioia e fare la pipì.
Nel caso un cui il cane è molto ansioso procedere con maggiore attenzione, arrivando ad ignorarlo.
Uno dei metodi per prevenire questo comportamento risiede nell’insegnare al cucciolo a sedersi per ricevere una ricompensa ogni volta che è eccitato al ritorno del padrone.
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C.D.
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