Come fa il cane a riconoscere il suo padrone? La scienza prova a spiegarcelo dopo averlo capito con alcuni esperimenti.
Siamo abituati a vedere sempre il cane che va incontro al suo padrone per fargli le feste e riesce ad accorgersi del suo arrivo anche a metri di distanza. È una caratteristica di questi formidabili animali che hanno dei sensi molto più sviluppati dei nostri.
Ci siamo mai chiesti come fa il cane a riconoscere il suo padrone? Dal momento che ha udito e olfatto molto sviluppati quale senso usa per sapere che quella persona è la sua persona preferita? In quale modalità?
Per scoprire maggiori dettagli su questo aspetto canino, la scienza ha condotto degli esperimenti e fatto degli studi. Vale la pena conoscere come si sono svolti e i risultati finali, non credete?
Gli studiosi hanno messo in atto una serie di studi che sono stati pubblicati su importanti riviste scientifiche. La scienza continua ad occuparsi costantemente degli animali e ci sono ancora diversi aspetti da scoprire. Ad esempio, quale meccanismo entra in funzione quando si avvicina ad un cane la sua persona di riferimento che impropriamente si definisce spesso “padrone”?
Gli scienziato hanno scoperto e capito che i cani usano sia la vista che l’olfatto per capire chi hanno davanti. Distinguiamo i due sensi.
Alcuni studi si sono concentrati sul cervello del cane e sulle reazioni che avvenivano in esso quando l’animale vedeva una persona amica e una persona estranea. I risultati sono stati chiari e hanno sorpreso inizialmente gli scienziati. La corteccia cerebrale riconosce il volto di una persona familiare (così come avviene nelle persone) e il nucleo caudato si attiva in modo tale da far capire al cane che c’è un premio per lui.
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Tuttavia, anche se alla vista della persona il cane riesce a riconoscere il volto e questo sia stato fondamentale nella sopravvivenza della specie, la vista non è un senso molto sviluppato. Deve essere accompagnata da altro.
Il naso del cane ha ben 300 milioni di recettori e riesce a captare oggetti, persone e animali a grandi distanze. Per questo motivo alcuni cani, quelli più facili da addestrare, vengono impiegati nella ricerca di persone scomparse o impiegate in polizia alla ricerca di sostanze stupefacenti.
Uno studio pubblicato sul Journal of Comparative Psychology ha dimostrato che quando il cane sente un odore lo associa ad un’immagine. Quindi, lui sa perfettamente che cosa sta cercando e lo sa riconoscere attraverso l’odore che emana.
L’esperimento che è stato fatto prima di pubblicare la ricerca ha preso in esame più di 40 cani, è stato fatto loro annusare un odore e poi sono state presentate due opzioni: l’oggetto che corrispondeva effettivamente a quell’odore e un oggetto diverso.
Davanti all’oggetto diverso i cani avevano una reazione di smarrimento e di sorpresa. Questo sta a significare che loro all’inizio avevano un’idea molto precisa di che cosa stavano cercando. Quindi, per riconoscere il loro padrone l’aspetto più immediato per loro è proprio l’odore, prima di tutto il resto.
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