Uno studio pubblicato sulla rivista Science, condotto da un gruppo di ricercatori guidati da Attila Andics della Eötvös Loránd University di Budapest in Ungheria nell’ambito del Family Dog Project ha svelato nuovi elementi sulle capacità cognitive dei cani, rispondendo all’eterna domanda se i cani capiscono le parole delle persone.
La ricerca ha considerato tredici esemplari di quattro razze diverse, tra cui border collie, golden retriever, Chinese Crested e pastori tedeschi sottoposti a diverse registrazioni con la voce del loro addestratore. I ricercatori hanno analizzato tramite uno scanner le loro reazioni cerebrali.
E’ stato notato che in base alle parole e alle intonazioni i cani attivano diverse parti del cervello.
“Ciò non significa che i cani capiscono tutto quello che diciamo”, ha commentato Julie Hecht, della City University di New York, tuttavia, è stato dimostrato che “le nostre parole e le intonazioni, non sono prive di significato per i cani” .
Tecumseh Fitch, biologo cognitivo presso l’Università di Vienna, coinvolto nel progetto ha sottolineato che si tratta di “un importante studio che mostra che gli aspetti fondamentali della percezione del linguaggio possono essere condivisi con parenti molto lontani”.
Dagli studi è stato confermato che nonostante i cani non producano parole, sono capaci di riconoscere fino a mille parole e intonazioni umane.
Per cui non solo è stato provato che distinguono le parole le une dalle altre ma anche il tono in cui sono pronunciate.
Dallo scanner è emerso che ha prescindere dall’intonazione, con le parole si è attivata un’area dell’emisfero sinistro del cane come negli esseri umani. La Andics ha precisato che in questo caso non vi erano intonazioni specifiche per cui ” ciò dimostra che queste parole hanno un significato per i cani.”
Mentre laddove vi era un’intonazione, trasmissione di emozioni, si è attivata una parte dell’emisfero destro del cervello, anche in questo caso come negli esseri umani.
Ma l’osservazione si è spinta oltre. Ovvero, sottolinea la ricercatrice Andisc, quando i cani hanno sentito parole di elogio e complimenti si è attivata l’area di gratificazione. Pertanto ha asserito la ricercatrice i cani “integrano i due tipi di informazioni per interpretare ciò che hanno sentito, proprio come noi”.
Fitch dell’Università di Vienna ha auspicato che studi simili siano condotti anche su altre specie per capire quanto abbia influito la prossimità e il rapporto del cane con l’uomo sulla sua evoluzione e comprensione delle parole umane.
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