Sono stati diffusi i dati ufficiali dell’Ente nazionale cinofilia italiana (Enci) negli ultimi dieci anni, dai quali emerge che nonostante la crisi economica, nel Belpaese, sono aumentati i cani con pedigree passando da 125.600 nel 2005 a 151.400 nel 2014.
In base all’Enci, tra le razze più amate dagli italiani resta il Pastore tedesco, che ha un andamento regolare, con ben 16.239, esemplari iscritti all’Enci, laddove nel 2005 erano 16.000.
Segue il Setter inglese con 13.030 cani nel 2014, una razza in lieve diminuzione rispetto al 2005 quando si contavano 16.418 esemplari. Questa tendenza è sicuramente da collegare anche alle nuove generazioni che sono meno appassionate di caccia.
Nel top ten delle razze più amate in Italia, al terzo posto vi è il Labrador Retriever (9.221 oggi e 6.683 nel 2005), seguito in quarta posizione dal Golden Retriever, i cui esemplari sono raddoppiati nell’arco di dieci anni, passando da 3.434 nel 2005 a 6.036 cani nel 2014.
Piccolo ma tenace, ideale per le famiglie: il Jack Russell conquista la quinta posizione, triplicando il suo numero, passando da 1.987 e a 5.587 esemplari sul territorio italiano.
Al sesto posto, spunta una razza piuttosto particolare e sicuramente vittima della moda: l’American Staffordshire, passa da 737 esemplari nel 2005 a 4.103 nel 2014, registrando la maggior crescita numerica, aumentando di oltre cinque volte. Spesso amato dalle fasce più giovani.
Al settimo posto vi è il Cane Corso (da 2.444 a 3.822) seguito in ottava posizione dal Boxer (da 4.486 a 3.686, in calo) e in nona posizione dal Rottweiler (stabile, da 3.086 a 3.730).
Impossibile resistere al fascino del delizioso e simpatico Bassotto tedesco che chiude la top ten passano da 2.068 esemplari a 3.234, nell’arco del decennio considerato.
Tra le altre razze al di fuori della top ten che hanno registrato un aumento, l’Enci segnala il Cavalier King (in aumento da 471 a 1.377), il Bulldog francese (da 412 a 1.400), i Border Collie (da 1.500 a 3.000), ma anche il Dogo argentino passando da 700 a 1.100.
In calo i Carlini (da 1.060 a 759), il Mastino Napoletano e molte razze da caccia, tra cui il Pointer che passa da 3.600 a 2.400 e i Breton da 6.300 a 3100.
Secondo un’analisi di questi dati, gli esperti hanno sottolineato che la scelta del cane, più che estetica, viene ponderata per il suo carattere. Al di là delle mode le persone tendono a scegliere il cane che hanno sempre sognato soprattutto per il carattere. Un fattore che sottolineano gli esperti molto spesso non può essere valutato con i meticci.
Anche se ricordano gli esperti, è bene tenere a mente che si sono oltre 150mila cani bisognosi che attendono una famiglia dietro alle sbarre dei canili. Non si tratta solo di un costo sul piano amministrativo si coniderano oltre 164 milioni di euro all’anno di costi, ma anche di un esempio di civiltà.