Ma quanto ci conosce? Tanto, più di quanto immaginiamo. I cani infatti possono capire che sei stressato e preoccupato: e ci riescono così!
Alle volte siamo portati a credere che i nostri amici a quattro zampe non solo riescano a starci accanto nei momenti del bisogno come nessun altro, ma anche che intuiscano il nostro stato d’animo, soprattutto se negativo. Infatti i cani capiscono che sei stressato e preoccupato non grazie a dei ‘poteri magici’ ma ad alcune capacità che coinvolgono alcuni dei loro sensi più sviluppati: ecco come fanno.
Sono numerosi gli studi in tutto il mondo che affermano come i cani riescano facilmente a captare e interagire coi nostri stati d’animo attraverso tutti i loro sensi: con la vista notano dei cambiamenti nelle nostre espressioni facciali o nei movimenti, con l’udito sapranno distinguere pianti e risate ma è soprattutto con l’olfatto, come vedremo, a riconoscere alcune nostre emozioni.
Non sarà difficile per i nostri amici a quattro zampe capire che siamo felici, soprattutto perché vogliamo condividere spesso con loro la nostra gioia, ma per quanto riguarda le emozioni negative, sapranno differenziare:
Non è solo la loro capacità di carpire le emozioni a colpirci, quanto il loro modo di starci vicini: infatti ci sono dei segnali per capire che il tuo cane ti vuole bene davvero e non sarà poi così difficile per noi intuirli.
Se vuoi saperne di più, leggi il nostro approfondimento sul tema >>> Cane stressato: i segnali da tenere d’occhio, le cause ed i rimedi
Stanco, nervoso e a disagio? Il tuo cane non avrà difficoltà a capirlo e non solo perché ci conosce bene ma anche perché sfrutterà uno dei suoi sensi più sviluppati per carpire i cambiamenti che avvengono nel nostro corpo a livello fisico. Si tratta infatti dell’olfatto canino: lo si è capito attraverso uno studio americano della Dalhousie University, che ha preso in campione 26 soggetti vittime di stress post-traumatico.
Il team di ricercatori, guidato dalla dott.ssa Kiiroja, ha evidenziato come alcuni esemplari particolarmente sensibili, siano riusciti a carpire lo stress di queste persone ‘semplicemente’ dal loro respiro, grazie ai cambiamenti che lo stato d’animo negativo ha come impatto sulla loro salute. Infatti i cambiamenti che avvengono a livello emotivo avranno sicuramente una conseguenza anche a livello fisico: quando siamo nervosi il nostro corpo inizia a emanare secrezioni particolari, come ad esempio il sudore, con organici volatili precisi (VOC).
Non si tratta solo di molecole ‘dipendenti’ dall’ambiente o legate a un profilo genetico della persona, ma anche risultanti da particolari condizioni di salute, come appunto lo stress. I cani dell’esperimento sopra citato sono riusciti a individuare il 54% dei casi di Ptsd (disturbo post-traumatico da stress), analizzando le emanazioni e il respiro dei soggetti presi a campione.
Al di là del fatto che i cani sappiano riconoscere il nostro livello di stress e dunque saperci stare accanto in situazioni particolarmente complesse, è molto utile anche per intervenire prima che le condizioni del soggetto diventino ‘ingestibili’ e di grossa portata. Infatti se si sapranno riconoscere i primi segnali di questa condizione, sarà più facile andare da uno specialista e iniziare a ‘curarla’.
Ovviamente gli esperimenti dei cani su soggetti con problemi di stress andranno avanti: lo scopo è quello di individuare anche casi legati ad altre cause, non solo quella post-traumatica, differenziando i vari VOC grazie all’olfatto canino.
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