Cambio di temperatura nell’intero pianeta: cosa comportano per il nostro Fido? Tutto ciò che devi sapere sugli effetti del cambiamenti climatici sul cane.
Il passaggio da una stagione all’altra influirà sulla vita del nostro amico a quattro zampe, ma gli effetti dei cambiamenti climatici sul cane potranno essere ancora più devastanti sulla sua quotidianità ma soprattutto sul suo benessere fisico. Ecco quali sono i cambiamenti del mondo e i rischi che si ripercuoteranno sul nostro Fido e come essere preparati ad affrontarli.
Probabilmente nel linguaggio comune sarà entrata l’espressione ‘surriscaldamento globale‘, così come ‘cambiamento climatico’, ma forse non tutti sanno a cosa ci si riferisce con esse. Sebbene dei mutamenti nelle temperature vi siano sempre stati, negli ultimi 150 anni si assiste ad un cambiamento fuori dal comune, dovuto all’aumento di CO2 nell’atmosfera.
L’anidride carbonica è stata a sua volta l’effetto di un’evoluzione del settore industriale che ha ‘riversato’ il suo scarico di C02 nell’aria appunto: si tratta del cosiddetto ‘effetto serra antropico’ che si va ad aggiungere a quello ‘naturale’ e che ha causato un surriscaldamento della Terra di +15 gradi. Le conseguenze sul pianeta sono state lo scioglimento di parte dei ghiacciai, un’intensificazione e un prolungamento della stagione degli incendi e un aumento di fenomeno naturali come cicloni e alluvioni.
Ma l’effetto di quella che sarebbe opportuno definire una ‘crisi’ climatica, causata dall’uomo, ha effetti anche sul nostro cane? Sicuramente sì!
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Il cambiamento, o meglio l’aumento generale, delle temperature ha incrementato gli episodi di colpi di calore nel cane ma anche l’attacco dei parassiti. Questi agenti patogeni infatti trovano le condizioni vitali ideali per proliferare e per sopravvivere molto più a lungo del solito e in particolare si tratta di: zecche, pappataci, mosche, acari e pulci.
Addirittura alcuni di essi appartenenti a specie ‘esotiche’ hanno fatto il loro ingresso nei nostri territori, adattandosi ai nostri climi. Ma non solo: questi parassiti sono anche più forti rispetto al solito, quindi tendono a mordere di più. Il loro attacco provoca il prurito e, a furia di grattarsi, i nostri animali possono anche arrivare a lesionarsi la pelle, oltre a scatenare gravi malattie come la Leishmaniosi canina, la babesiosi e la malattia di Lyme.
Alcuni tipi di zecche sono trasportate dagli uccelli migratori fino ad arrivare alle nostre latitudini, introducendo delle patologie che prima erano sconosciute.
Probabilmente non lo vedremo solo grattarsi fino a lesionarsi la pelle, ma anche nel suo atteggiamento potremo notare dei mutamenti: non è un caso se vi è un aumento di casi di morsi e aggressioni da parte dei cani. Uno studio della Scuola di Medicina di Harvard, quando fa caldo, vi è l’11% di possibilità in più di essere attaccati da questi animali.
In pratica diventano intrattabili: un effetto simile a quello che può fare sull’essere umano il caldo forte; nelle giornate più fresche e piovose invece sembrano più calmi e mansueti. Parallelamente al calore aumenta anche il livello di testosterone nei cani, responsabile principale dell’atteggiamento aggressivo.
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Col nostro contributo potremmo evitare di aumentare la quantità di CO2 nell’aria, ma per i nostri amici a quattro zampe servono dei rimedi con effetti più immediati: in particolare vi sono dei luoghi da evitare per abbassare il rischio di parassiti. In particolare le zone umide e paludose, ma anche boschi, giardini con erba alta e spazi all’aperto.
E’ importante portare i cani in luoghi freschi ma con un livello di umidità non eccessivo, ma anche scegliere il miglior antiparassitario per cani per proteggere il suo pelo, e applicarlo non solo nelle stagioni più a rischio ma tutto l’anno.
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