Come per la gravidanza dei felini domestici, scopriamo la gravidanza nei cani che, come per tutti gli esseri viventi, si rivela un momento meraviglioso quanto delicato, per cui è sempre meglio avere qualche nozione, per poterlo affrontare insieme al proprio cane.
Dal periodo di gestazione, al parto, all’allattamento, ci possono essere anche dei problemi dei quali è importante avere conoscenza per prevenire pericoli per la salute della madre e dei cuccioli.
A differenza dei gatti, nei quali i capezzoli rivelano la gravidanza a sei settimane dal parto, nei cani, può essere effettuata una diagnosi precoce con un’ecografia tra la 21 e la 25esima settimana e dopo i 45 giorni può essere individuata attraverso la palpazione dell’addome da un veterinario o una persona esperta e con una radiografia sarà possibile determinare con esattezza il numero dei cuccioli, ovvero, quando vi è l’ossificazione delle ossa.
Il numero dei cuccioli varia in base alla razza e può andare da un minimo di uno cucciolo ad un massimo di una quindicina. Ovviamente,le piccole taglie tendono a fare meno cuccioli.
Nell’arco della gravidanza, viene suggerito di fare dei controlli ecografici per controllare la crescita dei cuccioli e il battito fetale.
Tra i segnali più diffusi vi sono:
– ipertrofia delle mammelle
– comparsa di latte
– in prossimità del parto, il cane potrà avere dei tremolii muscolari, tachipnea e vomito
E’ importante fare controlli ecografici durante la gravidanza della cagna per controllare il ritmo di crescita dei cuccioli e la presenza di battito fetale, evitando complicazioni per la salute della madre e prevenendo problemi con parti cesarei a ridosso del parto.
Per mantenere in forma la cagna viene suggerito di tenerla allenata facendole fare molte passeggiate,in modo che abbia una muscolatura adatta al parto.
Dal 45esimo giorno in poi deve invece cambiare l’alimentazione della cagna o introdurre degli integratori per la gravidanza. In questa seconda fase, la cagna tenderà ad essere più pigra e conviene sempre portarla a spasso ma le camminate devono essere brevi.
Giaciglio: la madre inizierà a raspare e a scavare per creare un giaciglio dove far nascere i cuccioli. Il luogo prescelto dovrà essere tranquillo e caldo, ad una temperatura minima di 27 gradi.
Travaglio: la femmina si mette sul decubito laterale e vi sono forte contrazioni addominali poco prima dell’espulsione dei cuccioli.
Parto: dopo due ore dalle prime contrazioni e la rottura delle acque, dovrebbe essere espulso il primo feto. Se passano più di 2-3 ore dalla rottura delle acque e non si vede nessun cucciolo, contattate il veterinario.
Gli intervalli tra i cuccioli sono di media di 30 minuti e non devono superare i 60 minuti l’uno dall’altro. Ci sono razze che richiedono intervalli più lunghi che possono arrivare fino a 4 ore, soprattutto nei cani di piccola taglia come Carlino, Yorkshire, Chihuahua, Pinscher, ecc. per i quali andrebbe anche valutato con il proprio veterinario l’eventualità di un parto cesareo.
Attenzione ai cuccioli: ad ogni espulsione, la madre rompe con i denti la sottile membrana in cui è racchiuso il cucciolo e recide il cordone ombelicale. Poi lecca i cuccioli ripulirgli il naso e la bocca dal liquido amniotico e inducendo il cane al suo primo respiro.
La madre mangia la placenta che, secondo alcuni esperti, è importante per la produzione del latte. Dopo il parto è utile pulire la cuccia, sostituendo gli asciugamani bagnati con dei panni puliti e asciutti.
Ci sono alcuni sintomi che devono essere tenuti sotto controllo durante la gravidanza e al momento del parto della cagna. Potrebbero verificarsi dei problemi che si possono verificare e potrebbero essere pericolosi per la salute dell’animale, se non addirittura letali.
Per le settimane successive la madre provvede ad allattare i suoi cuccioli fino allo svezzamento che inizia a 30 giorni e finisce a 60 giorni.
I cuccioli per diverse settimane sono dipendenti dalla madre ed essendo ciechi e sordi, si orientano verso la fonte di cibo e di calore tramite l’olfatto e il tatto.
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C.D.
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