Istituita dall’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti la Giornata Nazionale del Cane guida vuole richiamare l’attenzione sull’importanza di questi preziosi animali.
Richiamare l’attenzione sull‘importanza del cane guida per le persone con disabilità visive, diffondere una cultura dell’accoglienza e del rispetto delle regole e sensibilizzare le istituzioni. Sono questi i motivi che hanno spinto l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti nel 2006 a istituire una giornata nazionale dedicata a questo animale e al suo particolare compito.
I ciechi si affidano al cane guida quotidianamente per muoversi in completa autonomia e sicurezza. In Italia (dati 2020) si contano circa 360.000 ciechi assoluti e oltre 1.500.000 persone con deficit visivi gravissimi, mentre nel mondo sono 235 milioni gli ipovedenti, il 4% della popolazione, di cui 35 milioni di ciechi assoluti.
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Chi è il cane guida e perché una giornata nazionale a lui dedicata
Perché una giornata nazionale dedicata al cane guida? A spiegarlo è stato il Presidente di UICI Mario Barbuto: “Con questa Giornata come Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti vogliamo ricordare quanto questi cani, così meravigliosi e capaci, siano un ausilio indispensabile per l’autonomia e la qualità della vita delle persone con disabilità visiva. Un momento di celebrazione quindi per riaffermare l’utilità del cane guida, ma anche segnalare la necessità di potenziare le scuole di addestramento e promuovere la diffusione di una cultura di convivenza tra cani, conduttori e popolazione“.
Nel nostro Paese infatti si continuano a registrare episodi di discriminazione verso questi speciali amici a quattro zampe e verso i conduttori ciechi. I più frequenti sono l’impedimento a salire su un autobus o su un taxi o di accedere a un luogo pubblico o di soggiornare in un albergo. Questi invece sono diritti previsti legge n.37 del 1974 che sancisce il diritto della persona cieca a farsi accompagnare dal proprio cane guida ovunque e nel 2006, proprio a causa dell’inosservanza di tale normativa da parte di molti esercenti e gestori, questa legge è stata integrata prevedendo delle sanzioni per chi non rispetta le norme (legge 60/2006), che vanno da 500 ai 2.500 euro.
Ma chi è il cane guida? E’ generalmente un labrador o un golden retriver dal carattere equilibrato, mansueto e socievole che segue un periodo di addestramento di circa sei mesi dopo essere stato affidato a una famiglia e aver imparato le regole di base di comportamento. L’addestramento ha costi elevati (può superare i 15.000 euro) e in Italia attualmente ci sono solo 5 strutture abilitate alla formazione (“Helen Keller” di Messina, Scandicci in provincia di Firenze, Limbiate in provincia di Milano, Selvazzano in Provincia di Padova, Campagnano in Provincia di Roma).
La prima scuola nazionale per l’addestramento di cani guida in Italia è stata fondata nel 1929 dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ed è ancora oggi esistente; è quella di Scandicci, vicino a Firenze.
I cani vengono abituati a non aver timore del traffico e a comportarsi educatamente in mezzo alla gente e nei luoghi pubblici.
S.C.