Gino, il cane più anziano al mondo: ecco chi è questo pelosetto che ha sbaragliato tutti i record grazie alla sua longevità.
Il suo nome è Gino, ed è nato il 24 settembre 2000. La sua longevità lo ha reso famoso in tutto il mondo. Infatti, è stato eletto come il cane vivente più vecchio al mondo. Qual è l’età media dei nostri amici a quattro zampe? Scopriamo di più a riguardo per comprendere a pieno la straordinarietà della storia di questo nonnino peloso.
All’età di 22 anni e 76 giorni, Gino ha vinto il Guiness World Record come esemplare più anziano della sua specie.
Dopo aver trascorso i primi due anni della sua vita presso la Boulder Humane Society, un rifugio per trovatelli del Colorado, il quattro zampe è stato adottato da Alex Wolf.
Il suo proprietario ha raccontato che si era diretto al centro con ben altre intenzioni: il suo desiderio, infatti, sarebbe stato quello di adottare un cane di taglia grande, con cui condividere la passione per la montagna e gli habitat estremi.
Poi, quando si è trovato davanti quel mix Chihuahua che lo guardava fisso, ha cambiato tutti i suoi piani, portandolo via con sé.
Come si articola la routine di questo simpatico nonnetto a quattro zampe? Gino si gode la vita tra passeggiate in macchina o a bordo di una speciale carrozzina – costruita affinché non si affatichi troppo.
Non mancano momenti di comfort a suon di pappe buone, grattini e relax davanti al caminetto. Approfittando del momento di notorietà ottenuto grazie al suo fedele peloso, Alex Wolf ha voluto lanciare un appello, invitando le persone a non comprare i cani, ma ad adottarli dai canili.
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La longevità di Gino appare straordinaria, considerato che l’età media di un cane si aggira intorno ai 10-13 anni.
Ci sono numerosi fattori che influiscono sulla speranza di vita dei quattro zampe. Il primo riguarda la stazza degli animali: generalmente, infatti, quelli più piccoli vivono più a lungo rispetto ai pelosi di taglia grande.
Da non sottovalutare, poi, è l’influenza che lo stile di vita esercita sulla longevità dei cani.
Non è un caso che gli animali randagi vivano mediamente meno rispetto a quelli padronali: spesso sono costretti a rintanarsi in ripari di fortuna, vengono esposti alle intemperie, patiscono il freddo e la fame e rischiano la propria vita a causa delle malattie.
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Nulla a che fare, naturalmente, con la vita di chi gode della preziosa protezione di un amico a “due zampe”, che si cura della sicurezza e del benessere del proprio animale domestico.
Sappiamo infatti che l’alimentazione ha un ruolo chiave per la salute di Fido. Parimenti, sono determinanti vaccini, controlli medici e un habitat confortevole.
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Infine, la scienza ha dimostrato che i meticci sono tendenzialmente più longevi dei cani di razza pura. I primi generalmente vivono più di 13 anni; i secondi, invece, hanno una durata media della vita che si assesta intorno agli 11 anni.
Sulla longevità dei cani, infatti, influisce anche la genetica. Come accade per gli esseri umani, ci sono degli esemplari naturalmente predisposti ad avere una vita lunga. Insomma, è anche questione di geni buoni e di tanta fortuna!
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