Ci sono tanti falsi miti sui cani in circolazione, delle vere e proprie leggende che bisogna sfatare assolutamente se hai intenzione di adottare un cane.
Adottare un cane, che sia un cucciolo, un cane adulto o anziano, significa portare nella propria vita tantissimo amore e anche una grande responsabilità: prendersi cura di un amico a quattro zampe, infatti, non è certo una cosa da fare a cuor leggero ma nella piena consapevolezza di diventare responsabili in tutto e per tutto della sua salute e del suo benessere.
Il problema è che spesso, nell’immaginario comune, girano tantissimi falsi miti sui cani: a volte, delle vere e proprie leggende che possono anche essere innocue tanto sono palesemente false, ma in molti casi ci sono anche delle inesattezze pericolose che, per mancata conoscenza della realtà dei fatti, possono causare danni e problemi nella convivenza tra il cane e la sua famiglia umana.
Per questo motivo, abbiamo raccolto in questo articolo un elenco di falsi miti sui cani da sfatare: scopriamo insieme quali sono e perché sono assolutamente da evitare.
Falsi miti sui cani: sfatiamo i più diffusi (e pericolosi!)
1. Quando il cane scodinzola è sempre felice
Siamo tutti abituati a pensare che un cucciolo scodinzolante stia comunicando al mondo la sua felicità: questa è una verità incompleta. Quando il cane agita la coda, in effetti, può esprimere gioia ed eccitazione ma in alcuni casi il messaggio che il linguaggio del corpo di Fido sta inviando può essere diverso.
A seconda della posizione e della velocità con cui si muove, la coda del cane può lanciare messaggi differenti: ad esempio, se Fido scodinzola velocemente da destra a sinistra probabilmente è felice, ma se muove la coda a mezza altezza, lentamente, è probabile che stia comunicando paura o addirittura aggressività.
2. Un cane adulto non può imparare nuovi trucchi
I cuccioli sono delle vere e proprie spugne, che assorbono con una velocità sorprendente qualsiasi cosa si cerca di insegnargli: dai comandi di base che ogni cane dovrebbe conoscere, a trucchi ed esercizi per giocare e divertirsi all’aperto.
Ciò non vuol dire, però, che un cane ormai adulto non possa essere addestrato: ci vorrà più tempo e più pazienza, ma con il metodo giusto imparerà sicuramente.
Anche i cani anziani possono essere addestrati, se sono in buona salute e non hanno grossi problemi di vista, udito e mobilità.
3. I cani vedono solo in bianco e nero
Sulla vista dei cani circolano tantissimi falsi miti da sfatare: uno su tutti, quello che riguarda la capacità del nostro amico a quattro zampe di distinguere i colori. In realtà il cane non vede affatto in bianco e nero: è capace di distinguere una seppur limitata quantità di sfumature, anche se confonde alcuni colori.
Per approfondire il tema, puoi consultare il nostro articolo e scoprire quali colori possono vedere i cani e quali no.
4. Devi lasciare che un cane appena incontrato ti annusi la mano
Anche se supportato dalle migliori intenzioni, questo è uno dei falsi miti sui cani maggiormente pericolosi: sporgere la mano verso un cane sconosciuto, infatti, potrebbe non essere una buona idea!
A differenza di noi umani, che vediamo nella stretta di mano un segno di apertura verso l’altro, questo gesto potrebbe essere interpretato dal cane come un segno di aggressione e scatenare la reazione di Fido. Nella peggiore ipotesi, è possibile che il cane addirittura morda! Se incontri un cane sconosciuto, lascia che sia lui ad avvicinarsi e a mostrare curiosità prima di tendere la mano verso di lui.
5. Un anno canino equivale a 7 anni umani
Una vecchia convinzione ampiamente smentita dalle ultime scoperte scientifiche: è molto recente la scoperta di una nuova formula matematica per calcolare l’età del cane con precisione, ma in generale si può affermare che l’equivalenza 1:7 non sia mai stata valida.
I cani invecchiano sicuramente più rapidamente di noi, ma nel calcolo dell’età canina in anni umani va tenuto conto di una serie di fattori: la razza, le dimensioni, la predisposizione genetica sono solo alcuni di questi.
In generale, i cani di taglia grande invecchiano più velocemente rispetto a quelli di taglia piccola.
6. Se il cane ha il naso asciutto significa che è malato
Uno dei falsi miti sui cani più diffusi è quello secondo cui il naso asciutto è un indicatore dello stato di salute di Fido: si dice che il naso del cane debba essere sempre freddo e umido, viceversa un naso secco indica la presenza di un problema in corso.
In realtà ci sono molte cause inoffensive che possono asciugare il naso di Fido: ad esempio, un sonnellino più lungo del solito o la presenza di un’allergia nel cane.
Se il cane presenta il naso asciutto di tanto in tanto, quindi, non c’è da preoccuparsi: attenzione, però, se la secchezza è costante e iniziano a presentarsi screpolature. In tal caso è meglio consultare un veterinario.
7. La bocca del cane è più pulita di quella dell’uomo
Una vera e propria leggenda metropolitana racconta che la saliva del cane sia antibatterica e che la bocca di Fido è in ogni caso più pulita di quella di un essere umano: la verità è decisamente diversa.
Da un lato, è vero che la saliva del cane ha un pH leggermente più alcalino rispetto alla saliva umana: per questo motivo, al suo interno possono sopravvivere un minor numero di batteri. Ma dall’altro lato, i batteri sono comunque presenti e soprattutto possono causare malattie all’uomo: a tal proposito, ecco un approfondimento sulle patologie canine che possono infettare anche l’essere umano.
8. Adottare due cuccioli contemporaneamente è meglio che adottarne uno
Molti pensano che adottare contemporaneamente due cuccioli sia la cosa migliore, perché i due cagnolini cresceranno insieme e si faranno compagnia l’un l’altro. Anche se questo ragionamento sembrerebbe logico, in realtà nasconde una serie di possibili insidie.
A parte le oggettive difficoltà del crescere due cuccioli nello stesso momento, bisogna anche dire che secondo gli addestratori i problemi comportamentali che possono svilupparsi con due cuccioli da allevare contemporaneamente sono più difficili da risolvere: i due cani diventano co-dipendenti l’uno dall’altro e la loro relazione viene percepita come prioritaria rispetto a quella con la famiglia umana che li educa.
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C.B.
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