Emergenza abbandono maremmani in provincia di Siracusa

Emergenza abbandono maremmani in provincia di Siracusa

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In provincia di Siracusa è emergenza abbandono cuccioli di maremmano. L’allarme è stata lanciato da una volontaria, Mariacristina Boscarino di Sortino che ha dichiarato all’agenzia Geapress che nell’arco di una settimana sono stati trovati ben sedici cuccioli nello stesso punto: prima cinque, poi otto e infine tre cuccioli.

La volontaria si chiede da dove potrebbero provenire quei cani e soprattutto chi siano i responsabili dell’abbandono in piena regola, con tanto di cuccioli lasciati in un cartone.

Adesso i cani sono stati presi in custodia dai volontari che sperano poter far adottare i cani: “Purtroppo non è l’unico problema che affrontiamo in questi giorni, anzi ne potrei raccontare una lunga serie” , ha detto la volontaria, esprimendo le difficoltà che le associazioni animaliste devono affrontare ogni giorno per salvare creature indifese, vittime dell’ignoranza e delle tradizioni rurali.

Le difficoltà in questi casi si riscontrano anche nelle adozioni, trattandosi di esemplari di grossa taglia. Inoltre, il maremmano arriva a partorire fino ad otto cuccioli, per cui si tratta di una piaga e nelle realtà contadine non viene contemplata l’opzione di sterilizzazione. oltre all’abbandono di questi cani che “non servono”, vi è anche l’usanza di uccidere i cuccioli: solo perché non vengono sterilizzati i cani.

Nella provincia il fenomeno del randagismo è molto presente e vi è una palese mancanza delle istituzioni sia negli interventi che nel combattere questo problema a partire dalle norme vigenti per cui anche se l’abbandono è un reato punibile fino ad un anno di reclusione, nella maggior parte dei casi viene risolto con un’ammenda. L’appello dei volontari è quello di far rispettare la legge, per educare.

Recentemente l’Associazione Italiana difesa Animali e Ambiente (Aidaa) ha diffuso i dati relativi agli abbandoni nei primi mesi del 2016, registrando un calo dei cani entrati in canile da abbandono e recupero di cani vaganti (esclusi i sequestri) 1.453 cani rispetto ai 3.043 dello stesso periodo dello scorso anno. Si tratta di una diminuzione complessiva del 60%. Tuttavia, l’Aidaa ricorda che la maglia nera va ancora al centro Sud, nello specifico Puglia, Calabria e Campania e alle città di Roma e Salerno con al seguito Bari , Messina e Palermo.
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