E’ possibile tradurre il pensiero del cane?

E’ possibile tradurre il pensiero del cane?

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Mentre la società giapponese Anicall sta per lanciare sul mercato un collare con il quale capire lo stato d’animo del proprio cane (clicca qui) e già sarebbe in commercio la pettorina che capta le sue emozioni (clicca qui), un gruppo di giovani ricercatori scandinavi della The Nordic Society For Invention and Discovery (NSID) sta ancora lavorando ad un nuovo strumento in grado di tradurre il pensiero del cane.

La nordicinvention aveva lanciato una raccolta fondi sul sito di crowfounding indiegogo per poter realizzare un progetto sul quale sta lavorando dal 2014 e intitolato”No more Woof”. Una raccolta fondi che è andata ben oltre alle aspettative superando di gran lunga i 10mila dollari, arrivando ad oltre 22 mila dollari di donazioni.

Con questo strumento, assicurano i ricercatori, sarà possibile captare e tradurre il pensiero dei cani, un po’ come nei film di Walt Disney. I casco ideato dalla società ha dei sensori elettroencefalogramma (EEG) che permettano di cogliere i segnali elettrici emessi dal cervello del cane che poi vengono tradotti nel linguaggio umano. Ovviamente, non si tratta di stabilire conversazioni filosofiche con l’adorabile peloso di casa quanto invece di espressioni tipiche del pensiero animale del tipo “voglio uscire”, “voglio giocare o mangiare”.

In ogni caso, questo progetto sembra in parte minacciato da molte altre società che competano nel settore delle nuove tecnologie applicate ai 4 zampe e quando fu lanciato, molti studiosi tra i quali neuropsichiatri avevano espresso pareri discordanti e scetticismo. Alcuni esperti avevano anche sottolineato l’impossibilità di poter tradurre il pensiero attraverso i sensori EEG.

Fatto sta, il progetto ha ottenuto un notevole successo, ma a distanza di due anni ci chiediamo a che punto stanno gli ideatori del”NoMoreWoof”. Sicuramente, al momento preferiamo ancora fidarci di percorsi più realistici basati sull’intelligenza dei nostri cani che possiamo capire attraverso le loro attitudini, il loro comportamento e il linguaggio del cane che comunica attraverso tre principali canali, quello vocale, visivo-corporeo e olfattivo.

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