Fido è sempre ghiotto di carezze. Ma esistono delle parti ben precise dove il suo piacere aumenta, quanto accresce il suo fastidio. Scopriamo quali sono
Elargire attenzioni e carezze al nostro amico a quattro zampe può non bastare a renderlo felice. É bene infatti domandarsi dove è più opportuno accarezzare fido. Il suo corpo ci restituisce una vera e propria mappatura di zone in cui è consigliabile, se non preferibile, toccarlo e accarezzarlo e altre che è vivamente raccomandato evitare.
Con il vostro cane vi sarà stato poi più semplice creare la giusta familiarità e confidenza per intuire quali sono le zone in cui preferisce essere toccato. L’esperienza e le conseguenti reazioni al vostro contatto vi avranno aiutato a creare uno storico.
Viceversa con un esemplare sconosciuto dovrete essere più cauti e conoscere a mena dito le modalità e le zone in cui è preferibile azzardare un avvicinamento tattile.
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L’approccio iniziale da tenere quando ci avviciniamo ad un cane è di fondamentale importanza. La buona riuscita di una felice interazione tra uomo e cane si base proprio sugli istanti prima del contatto vero e proprio.
La cautela e la gradualità con cui ci avviciniamo ad un cane gli restituirà la misura delle nostre buone intenzioni. La prima mossa da compiere è chinarsi lateralmente per posizionarsi al sul stesso livello visivo ma anche per fargli comprendere che psicologicamente non ci sentiamo superiori.
Queste prime mosse vanno eseguite a debita distanza, fido non deve nella maniera più assoluta sentirsi accerchiato o sovrastato dalla nostra presenza. L’altro gesto da compiere è stendere il braccio e allungare la mano verso di lui con il palmo rivolto verso l’alto. Evitiamo il contatto visivo che verrebbe percepito come un gesto di sfida e rassicuriamolo con la voce parlandogli in modo dolce e lusinghiero.
Una volta compiuti questi primi decisi ma rispettosi passi non ci resta che accogliere le reazioni del cane, osservando da vicino i suoi comportamenti. Se il cane indietreggia, tende a nascondersi fra le gambe del proprietario, distoglie lo sguardo o trova modi per distrarsi con altro significa che non gradisce le nostre attenzioni. Quando fido non si lascia toccare potrebbe star nascondendo un disagio più grave.
Viceversa se tende a volersi avvicinare incuriosito, muovendoci incontro con festosi moti della coda, abbassa istintivamente le orecchie e il suo corpo appare rilassato e flessibile significa che ha acconsentito ad una conoscenza più ravvicinata.
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É oramai provato scientificamente che accarezzare fido ha dei benefici sulla nostra salute psicofisica. Ma non dobbiamo approfittarne. La cosa più istintiva da fare sarebbe quella di allungare una mano e somministrargli dolci e vigorose pacche sulla testa.
Vedremo presto che questa è una zona da evitare assolutamente. Optate invece per la zona sotto il mento o comunque nelle parti intorno al suo collo, magari evitando la zona del dorso superiore. Cercate di essere sensibili quando vi avvicinate alla zona mandibolare, gengive e denti sono una parte che il cane non ama condividere e mostrare nemmeno al suo padrone.
Potreste proseguire avvicinandovi alle orecchie per massaggiarne la base. Anche la parte del petto anteriore fra le zampe o le spalle sono particolarmente gradite a fido. I fianchi inoltre, se maneggiati più energicamente, possono restituire al cane un senso di protezione e contenimento.
Notate poi come tutte queste zone sono difficile per il cane da raggiungere. Toccarle o accarezzarle potrebbe alleviare un possibile e fastidioso senso di prurito che fido sente.
Il cane non andrebbe mai sovrastimolato con carezze, grattini e in generale con eccessive attenzioni quando mangia e quando gioca. Il momento del pasto per fido è molto privato e intimo e non ama condividerlo. Così mentre gioca, una volta intrusione tattile verrebbe subito scambiata come volontà di interrompere il momento ludico magari sottraendogli il suo gioco.
Una delle zone da evitare è sicuramente la testa. Una zona molto intima e vicina ai suoi preziosi organi sensoriali. Il più delle volte la classica pacca sul capo del cane viene letta dallo stesso come gesto di dominanza e sopraffazione. Stesso discorso vale per la groppa. La pancia e la zona posteriore della schiena, vicino alla coda, generalmente non vengono sconsigliate e anzi sono fonte di grande piacere per fido.
É però bene arrischiarsi a toccarle solo se il cane è di nostra proprietà. Vicine alle loro parti intime infatti sono considerate comunque zone sensibili e il cane ve ne permetterà l’accesso solo in con uno slancio di amorevole sottomissione.
Esistono chiari segnali per determinare se fido è più incline a sottomettersi o a dominare. Le zampe, infine, sono studiate per raccogliere più informazioni possibili sul terreno che fido andrà a toccare e sono una zona molto ricettiva.
Per questo è sconsigliato sollecitarle anche perché fido potrebbe conservare un ricordo traumatico legato al momento del taglio delle unghie. O ancora potrebbe avere un’infezione, taglio, callo o ferita in atto.
C.F
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