E’ sempre una buona idea? Vediamo quali sono i pro e i contro del dormire con un cane e un gatto: in alcuni casi va evitato.
Il nostro letto è vuoto senza di loro? Per molti padroni è così, ma forse non tutti sanno cosa accade quando si decide di dormire con cane e gatto: di sicuro vi saranno tanti benefici e vantaggi dal punto di vista personale e del rapporto che si instaura con l’animale ma anche qualche rischio. Infatti è bene conoscerli prima di adottare questa abitudine.
Non ci sono solo vantaggi per il padrone ama anche per lo stesso animale naturalmente. Iniziamo da questi ultimi: sia un cane sia un gatto che ‘sceglie’ di condividere il sonno col suo umano di sicuro si fida di lui e non ha paura di ‘perdere il controllo’ in sua presenza (soprattutto per quanto riguarda i felini). Con il suo padrone si sente al sicuro e più protetto.
Ma non si tratta solo di amore e di dimostrazioni di affetto: vanno anche alla ricerca di luoghi comodi, confortevoli e caldi (riscaldati dal calore umano, molto meglio di quello artificiale), e magari anche col nostro odore impregnato nelle lenzuola.
Prima di crogiolarci nei pensieri che ci rendono ‘orgogliosi’ del rapporto che abbiamo instaurato con loro, facciamo in modo da capire se la loro cuccia è abbastanza comoda e se non hanno problemi di altra natura, come quelli patologici, per voler stare sempre attaccati al padrone.
Da sempre team di ricercatori hanno approfondito i vari aspetti del co-sleeping, ovvero il dormire insieme, che vale sia quando si tratti del figlio-bambino nel letto dei genitori sia per il dormire col proprio animale domestico.
Tra i benefici maggiori vi è sicuramente una riduzione dello stress, poiché ci sentiamo più amati e confortati dalla sua presenza (così come accade a loro). Chimicamente tutto deriva dall’aumento dell’ossitocina, il cosiddetto ‘ormone della felicità’, che favorisce anche un sonno migliore. Dormire meglio e per giunta in compagnia del nostro animale che ci ama ci rende felici, perché semplicemente ci fa sentire più amati.
Inoltre per coloro che sono single e che dunque vivono da soli, la compagnia anche notturna di cane e gatto aiuta a combattere lo stato di depressione, la solitudine e alcuni disturbi del sonno anche gravi (come la narcolessia)
Da una ricerca dell’Università australiana del Queensland, i cui risultati sono stati riportati sull’ ‘Anthrozoös Journal‘, purtroppo però non sono emersi solo i lati positivi di questa ‘convivenza notturna’ nel letto comune.
Gli esperimenti condotti su un campione di 5 donne per 7 notti consecutive, il cui sonno comune con l’animale è stato monitorato da uno speciale ‘polisonnigrafo portatile’. Esso era stato collegato via web per registrare le onde elettroencefalografiche di entrambi quando erano addormentati.
La vera scoperta è stata che, sebbene gli animali anticipassero di circa due minuti e mezzo il risveglio del padrone, quest’ultimo non si è mai reso conto dei microrisvegli notturni e sosteneva di aver dormire perfettamente accanto al suo cane o gatto. Quindi è possibile che i risvegli non siano mai avvertiti da nessun padrone!
Tra gli svantaggi di questa condivisione del letto purtroppo vi sono alcuni aspetti da valutare, come ad esempio non è consigliato nei casi di allergia al pelo del gatto o quando il padrone ha comportamenti (incontrollati) aggressivi e violenti durante la fase REM e può far male al suo animale.
Inoltre se il cucciolo è appena arrivato a casa, è comprensibile che si senta ancora spaesato quindi potrebbe avvertire questo dormire insieme quasi come una forzatura. Allo stesso tempo sia se il padrone sia se il cane ha il raffreddore, è bene evitare di dividere lo stesso letto: nessuno dei due dormirebbe a causa dei continui starnuti.
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