CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE: È un molosso mesomorfo e mesocefalo, ovvero di proporzioni medie e armoniose sia nel corpo sia nella testa, che nel Dogo è molto particolare: ha il cranio di un cane da presa e il muso di un “fiutatore”, per assolvere alle sue funzioni di cacciatore. Il profilo del cranio è dunque convesso, anche per l’enorme sviluppo dei muscoli masticatori, mentre il profilo del muso è leggermente concavo verso lo stop. Ha un naso molto simpatico di colore nero leggermente proteso in avanti ed un muso molto sviluppato in larghezza. Gli occhi possono essere scuri o di color nocciola: tra essi deve esserci una grande distanza. L’espressione è attenta e vivace ma anche dura, specie nel maschio. Le orecchie sono attaccate al te, ben separate tra loro a causa della larghezza del cranio: solitamente vengono amputate. Ha un fisico molto muscoloso e definito, ha un’ossatura massiccia come tutti i molossoidi. Gli arti devono essere in perfetto appiombo. La coda è grossa e lunga fino al garretto; più larga all’attaccatura, si stringe gradualmente fino all’estremità. Pelo: corto e liscio. Colore: interamente bianco. Sono ammesse piccole macchie nere soltanto intorno all’occhio, purché non superino il dieci per cento della superficie della testa. Tra un soggetto macchiato e uno tutto bianco è sempre da preferire quest’ultimo. Taglia: maschi 62-68 cm; femmine 60-65 cm. Fino al 1998 era prevista l’eliminazione dal giudizio in esposizione solo per i soggetti sotto taglia, mentre il nuovo standard la prevede anche per quelli troppo alti.
SALUTE E CONSIGLI: È un cane robustissimo, ma va seguito bene nel periodo dello sviluppo. Può vivere tranquillamente sia in casa (dove è pulitissimo) sia in giardino. Ha bisogno di fare molto moto, specie nel periodo della crescita. Sono tre sono le patologie più diffuse: la sordità, che le statistiche di razza danno al 2-3 %, ma è in realtà molto più diffusa, le patologie cardiache e la displasia dell’anca. Per quanto riguarda l’alimentazione del Dogo argentino, dovrà essere accurata nei primi mesi di vita, perché è il momento in cui il nostro dogo ha una crescita rapida e quindi dovrà essere completa di tutte le sostanze necessarie per un buon accrescimento. È un guardiano e difensore spontaneo. Meglio evitare di stimolare troppo la sua aggressività. Esistono buoni allevamenti italiani ma anche tantissime ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO CHE SI OCCUPANO PROPRIO DEI DOGO ARGENTINO. Un esempio è l’associazione EL ALMA DE DOGO ARGENTINO.
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