I documenti del cane: tutto quello che occorre sapere per essere in regola con la legge

Foto dell'autore

By Antonio Scaramozza

Cani

Anche il cane ha i suoi documenti: alcuni di essi sono obbligatori a norma di legge, altri invece sono facoltativi. Scopriamo di quali si tratta.

I documenti del cane
(Foto Adobe Stock)

“Alt! Patente e libretto”: questa la classica frase che ogni automobilista si è visto rivolgere almeno una volta nella vita. D’altronde le situazioni in cui è necessario esibire il proprio documento possono essere molteplici, e possono riguardare anche il nostro amato Fido. Avete capito bene, anche il cane ha i suoi documenti: scopriamo insieme di quali si tratta.

I documenti del cane

Sul proprietario del cane gravano diversi obblighi. Ovviamente, il più importante consiste nel custodire l’animale a norma di legge.

Documenti del cane
(Foto Adobe Stock)

Gli adempimenti del proprietario si sostanziano nella cura del benessere psicofisico del cane, che vanno dall’alimentazione alle cure necessarie a preservarne lo stato di salute, dalla soddisfazione di bisogni fondamentali dell’animale (si pensi alla passeggiata quotidiana) all’offrire un ambiente di vita idoneo alle sue caratteristiche etologiche.

Tuttavia vi sono alcuni adempimenti burocratici, che la legge prevede al fine di identificare l’animale e di favorirne una maggiore tutela. Anche il cane, dunque, ha i suoi documenti. Alcuni di essi sono obbligatori, altri lo diventano solo in determinate situazioni; altri ancora sono facoltativi.

Ecco di quali si tratta.

Microchip

La legge italiana prevede l’obbligo di identificazione del cane, a mezzo di iscrizione nel registro dell’anagrafe canina della propria regione di residenza.

Cosa rischia chi non mette il microchip al cane? (Foto Adobe Stock)
(Foto Adobe Stock)

Il proprietario deve adempiere all’obbligo entro sessanta giorni dall’adozione (o dalla nascita) del cane, anche se alcune regioni prevedono un termine più breve (come ad esempio la Lombardia).

L’identificazione avviene attraverso l’inoculazione di un microchip, che ha sostituito il tatuaggio. L’obbligo è in vigore dal 2005. Al trasgressore si applica una pena pecuniaria, la cui entità varia a seconda della legge disciplinante la materia emanata dalla propria regione di residenza.

Il microchip, composto da un codice di 15 cifre, consente di risalire all’identità del proprietario dell’animale. Si tratta dunque di uno strumento fondamentale per la tutela del cane, sia per favorire il ritrovamento dell’animale scomparso, sia per combattere il reato di abbandono di animali.

Potrebbe interessarti anche: Cosa rischia chi non mette il microchip al cane? Cosa stabilisce la legge

Passaporto

Il passaporto non rientra tra i documenti obbligatori del cane; o meglio, lo è soltanto nell’ipotesi in cui si decida di viaggiare all’estero con Fido.

pet passport passaporto animali domestici
(Collage di Amore a quattro zampe da foto Wikipedia e Pixabay)

Il passaporto del cane sostituisce il libretto sanitario, di cui costituisce l’equivalente a livello internazionale.

Libretto sanitario

Si tratta di un documento non obbligatorio, normalmente rilasciato dal proprio veterinario di fiducia nel corso della prima visita all’animale.

Tumore venereo nel cane
(Foto Adobe Stock)

In esso, dunque, è possibile rinvenire tutte le informazioni riguardanti la storia sanitaria del nostro Fido.

Come detto, nell’ipotesi di viaggio o trasferimento all’estero, questo documento viene sostituito dal passaporto. Anche nell’ipotesi di viaggio di breve durata, al rientro in Italia il proprietario può continuare ad utilizzare il passaporto.

Potrebbe interessarti anche: Portare il cane all’estero in vacanza: leggi, iter e documenti di viaggio

Pedigree

Anche il pedigree rientra tra i documenti del cane non obbligatori.

Pedigree del cane
(Foto Pixabay)

D’altronde, come noto, è previsto solo per i cani di razza. Il documento contiene una serie dettagliata di informazioni, che consentono di ricostruisce l’albero genealogico dell’animale, fino alla quarta generazione.

Antonio Scaramozza

Gestione cookie