Ti sei mai chiesto quali sono le differenze tra cane domestico e randagio? Vediamo insieme l’elenco delle diversità tra i due.
Le differenze tra un cane randagio e un animale domestico sono molteplici, e dagli importanti risvolti. Ecco l’elenco di tutte le caratteristiche che contraddistinguono questi quattro zampe per stile di vita, carattere e condizioni fisiche.
Sfortunatamente, ad oggi il problema del randagismo in Italia è ancora molto presente.
Basti pensare, infatti, che è stimato che nel nostro Paese ci siano tra i 500mila e i 700mila cani randagi: una vera e propria piaga.
Sebbene questi animali appartengano alla medesima specie dei fortunati pelosetti che godono dell’amore di una famiglia, le diversità tra le due categorie sono numerose.
Tra le principali differenze tra cane domestico e randagio ci sono:
Com’è facile intuire, tra le principali differenze tra cane domestico e randagio c’è lo stile di vita condotto da questi animali.
Gli animali randagi, infatti, devono procurarsi da sé acqua e cibo, oltre che andare alla ricerca di un riparo caldo e sicuro.
In alcuni casi, è possibile che dei volontari si prendano cura di loro, cercando di soddisfare i bisogni primari di questi quattro zampe.
Naturalmente, il loro modo di vivere non è paragonabile a quello dei fortunati pelosetti che godono di attenzione e protezione della propria famiglia umana.
Senza contare i numerosi pericoli cui i randagi risultano esposti, come incidenti stradali, liti con altri cani, malattie, carenze nutrizionali e aggressioni.
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Proprio per via dei maggiori rischi cui il randagio è esposto, nell’elenco delle differenze con il cane domestico rientra anche la durata media della sua vita.
Come abbiamo già visto, la qualità della vita di questi pelosetti è nettamente diversa. Ciò influisce anche sulla loro longevità. Infatti, la vita di strada è caratterizzata da pericoli come incidenti e litigi durante i quali il cane potrebbe perdere la vita.
Non solo: a causa della bassa qualità dei suoi pasti, della perenne esposizione alle intemperie e del possibile contatto con animali infetti, Fido potrebbe rischiare di compromettere la sua salute a causa di patologie trasmissibili, polmoniti o deficit alimentari.
Per questo, la durata media della vita dei cani domestici è compresa tra i 10 e i 13 anni; per i randagi, invece, si riduce drasticamente, scendendo a soli 8 anni.
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Infine, l’ultima delle differenze tra cane randagio e domestico è rappresentata dal carattere di questi pelosetti.
Sebbene non valga per tutti gli animali di strada, molto spesso i randagi sono meno abituati al contatto con gli esseri umani, dimostrandosi più diffidenti e paurosi.
Questi loro sentimenti di timore nei confronti delle persone potrebbero portarli anche a diventare aggressivi, qualora si sentano minacciati.
Ciò avviene perché, naturalmente, la vita di strada non è certo una buona palestra per la socializzazione del cucciolo.
Al contrario, i cani domestici godono dell’amore, dell’affetto e delle attenzioni da parte della propria famiglia umana.
Allo stesso modo, anche l’addestramento di Fido può contribuire a renderlo più equilibrato e obbediente rispetto a un cane randagio, che in tal senso risulta più sfuggente, come un vero e proprio spirito libero.
Ciò non toglie, naturalmente, che adottare un cane randagio sia non solo un gesto di grande generosità, ma anche un’esperienza che saprà donarci immensa gioia e felicità: l’importante è avere pazienza e amore da donare a un pelosetto sfortunato.
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A. S.
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