Hai sentito parlare di dieta BARF ma vuoi saperne di più? Ecco tutte le informazioni su questo nuovo regime alimentare in voga.
Sappiamo che i cani sono onnivori e soprattutto cacciatori: questa premessa che a tratti può sembrare scontata in realtà è il presupposto fondamentale per capire la dieta BARF. Si tratta di una dieta che prevede solo alimenti crudi di origine vegetale o animale, comprese ossa e frattaglie varie. Non si tratta di una moda, bensì di un ‘ritorno alle origini’: il cane ama cacciare le sue prede e cibarsene. Non si tratta di una moda passeggera, bensì di una abitudine comune a tutti i cani.
Indice
I lupi: come si nutrivano gli antenati dei cani
I lupi, noti predecessori dei nostri amici a quattro zampe, si nutrivano di carni crude in massima parte ma anche di frutta, verdura e ortaggi: insomma ciò che facilmente potevano reperire in natura. Naturalmente col tempo gli studi sulla corretta alimentazione dei cani sono andati avanti e si sono fatte alcune scoperte in merito: ai cani servono sia minerali, sia vitamine sia oli. La dieta Barf riprende dunque l’alimentazione originaria di questi cacciatori e la ripropone al cane dei nostri giorni.
BARF: cosa significa
La parola è un acronimo dell’inglese Bones And Raw Food, che tradotto vuol dire: Ossa e Alimenti crudi, ma anche Biologically Appropriate Raw Food, cioè Cibo crudo biologicamente appropriato. Insomma la sigla contiene in sé l’informazione principale, ovvero quali alimenti compongono la dieta. E’ diretta ai cani e al loro istinto predatorio, quindi all’abitudine di cibarsi di animali e prede crude.
Dieta BARF: quali alimenti comprende
Quattro sono i principali alimenti della dieta BARF: si tratta di ingredienti da accompagnare sempre a verdure crude, e talvolta anche uova oppure pesce, ricco di Omega 3. Il parere del medico sarà fondamentale non solo per capire se la dieta è adatta al vostro cane, ma anche per ragguagli su come dosare i seguenti alimenti di cui si compone:
ossa polpose, ovvero ancora ricoperte di carne cruda;
carne senza ossa, ovvero solo la polpa privata della parte dura, che può essere servita macinata oppure intera;
organi quali fegato, polmoni, milza, rene e cuore per il sostanzioso apporto nutritivo;
trippa verde ovvero i pre-stomaci dei ruminanti, quali rumine, reticolo e omaso.
LEGGI ANCHE: Carne cruda al cane si o no? Tutto quello che devi sapere
Domestici o selvatici: la differenza nella dieta
Vi sono sostanziali differenze nello stile di vita di un animale abituato a vivere per strada e un altro che vive in casa: soffermandosi sull’alimentazione ci sono alcune divergenze sostanziali tra i due tipi di carnivori.
La ‘caccia’
Di certo un animale abituato a stare in casa e ad essere servito ad orari fissi e senza troppa difficoltà. Non ha bisogno di cacciare e di conseguenza vi è un dispendio di energie nettamente minore poiché non si deve guadagnare il pasto. Dunque è improprio parlare di ‘caccia’. Differente è lo stato dell’animale selvatico, costretto a vivere in condizioni spesso ostili e a nutrirsi di alimenti di fortuna.
La preda
Il pasto di un cane che vive in casa, comodamente propostogli dal padrone a orari regolari, è spesso privo di quelle parti che rappresentano lo ‘scarto’, ovvero corna, ossa, pelle, unghie, pinne. Ciò non accade all’animale selvatico che si nutre della preda in toto, selezionando da solo le parti da ingerire solo in base al suo gusto personale.
Quando il cane domestico mangia gli scarti
Talvolta capita che il padrone attento al benessere del suo cane gli propini ugualmente alcuni pezzi del cosiddetto ‘quinto quarto’, ovvero lo scarto, ma cucinandoli. Spesso li sottopone a bollitura oppure li sminuzza, proprio per renderli più digeribili e appetibili: tutto però a discapito delle sostanze nutritive, quali amminoacidi e vitamine.
Dove si trova il cibo BARF
Se pensiamo che fare una dieta BARF sia semplice come comprare un sacchetto di crocchette dovremmo ricrederci. Innanzitutto bisognerà trovare un fornitore di carne di ottima qualità, che provveda all’abbattimento termico della stessa. Inoltre sarà necessario che la porti in tempi brevi a destinazione per evitare che possa deteriorarsi. Ultimamente però vi è stato un boom di macellerie per la Barf che si occupano della produzione di questo tipo di prodotto.
L’abbattimento termico
E’ fondamentale che i batteri della carne siano eliminati per garantire la sicurezza della stessa quando la si ingerisce: essa potrebbe provocare malattie all’apparato digestivo e gastro-intestinale. L’abbattimento termico sottopone la carne a bassissime temperature e, una volta congelata, dovrà essere contenuta in un freezer fino al momento della consumazione.
Quando è consigliata la BARF
La dieta a base di carne cruda è assolutamente adatta ai cani cuccioli: una volta svezzati i piccoli canidi potranno alternare latte e cereali con la carne. Di certo, data la delicatezza dell’organismo del piccolo, bisognerà stare attenti che la carne sia fresca e di ottima qualità. Inoltre è bene adottare altre norme igieniche, ovvero evitare di toccare la carne con le mani sporche e fare attenzione a dove la si poggia prima di servirla.
BARF: lati positivi
I cani essendo carnivori devono nutrirsi del 90% circa di proteine di origine animale, per il resto da vegetali. Dato che la BARF contiene in sé il giusto apporto di proteine, minerali, vitamine e fibre è sicuramente consigliabile, altrettanto importante è la possibilità di variare tra le varie tipologie di carni, assecondando i gusti e le preferenze del proprio cane.
I vantaggi della BARF per il nostro cane
Il cane abituato a mangiare carni crude, ossa comprese, ha notevoli benefici dal punto di vista della salute: denti più sani, assenza di alitosi, pelo più lucido e meno problemi rispetto all’obesità dei cani.
BARF: lati negativi
In molti sostengono però che la dieta BARF possa scombussolare il sistema digestivo del cane, anziché migliorarlo. In particolare si sottolineano alcune malattie gastro-intestinali, tossine nel tratto gastro-enterico (tossinfezioni) e infezioni provocate dai parassiti (parassitosi del cane). Inoltre alcuni evidenziano lo squilibrio nutrizionale che viene a crearsi nel suo organismo e dunque sconsigliano questo tipo di alimentazione.
Dieta BARF: come abituare il cane
Se il padrone, in accordo col veterinario e il nutrizionista, propende per una dieta a base di carne cruda è importante che si abitui il cane a questo tipo di pasto. Non è solo questione di gusti, ma soprattutto di digestione: carne cotta e quella cruda richiedono tempi digestivi completamente differenti. All’inizio può essere una soluzione alternare il cibo Barf a quello tradizionale: al mattino può essere servito cibo Barf sia animale sia vegetale, mentre la sera è preferibile optare per quello umido o secco.
Potrebbe interessarti anche: Frutta e verdura al cane: ecco quelle assolutamente vietate
F.C.
Amoreaquattrozampe è stato selezionato dal nuovo servizio di Google News. Se vuoi essere sempre aggiornato dalle nostre notizie SEGUICI QUI.