Curiosità sul Cane Corso: quello che non sapevate su questa razza

Curiosità sul Cane Corso: quello che non sapevate su questa razza

Questa razza di cani, di origini italiane, è un vero molosso ma sa essere un adorabile cucciolone. Scopriamone un po’ di più.

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(Foto Pixabay)

Il Cane Corso Italiano è un cane di grandi dimensioni, che può essere un perfetto cane da guardia ma anche un ottimo animale da compagnia. Anche se all’apparenza sembra un grosso cane che può anche incutere timore, sa essere molto affettuoso con la sua famiglia e anche piuttosto protettivo.

Origini di questa razza

Quella del Cane Corso è una razza molto antica, che deriva dalle razze native italiane di molossi risalenti all’antica Roma. Si tratta di un cane atletico, leale e versatile.

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(Foto Flickr)

Deriva infatti anche dal Molosso, una razza di cane ormai estinta, che ha dato origine al Cane Corso ma anche ad altri cani molossoidi (da cui il loro nome).

Il nome latino “Cohors” significa “recinto” o “cortile”. Questo è legato dal suo impiego originario, come cane da guardia e da lavoro.

Proprio le sue caratteristiche si sono sviluppate nel tempo quando è stato scelto come un cane da lavoro nelle fattorie dell’Italia rurale. Anche il suo fisico muscoloso e l’aspetto imponente sono stati fattori importanti.

Addirittura, nel periodo del brigantaggio nell’Italia meridionale, i briganti si avvalevano dei Cani Corsi e dei Mastini Napoletani come cani da guardia dei rifugi.

In tempi più moderni, invece, è stato molto usato nelle fattorie sia per la difesa personale, che per curare il bestiame (suini e bovini, principalmente).

Dagli anni ’60 in poi, con la riforma agraria, questo cane è stato usato sempre meno come animale da lavoro, e più come animale da compagnia, specialmente nel Sud Italia.

Nel 1988, il primo esemplare di Cane Corso Italiano è stato portato negli Stati Uniti, dove è stato riconosciuto ufficialmente solo nel 2010.

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Curiosità sul Cane Corso Italiano

Nonostante quello che si può pensare di un così grande cane da guardia, il Cane Corso è un cane molto espansivo e amichevole.

Le prime razze di cani in Europa
(Foto Pixabay)

Si tratta di cani molto sensibili e calorosi, specialmente verso la loro famiglia. Sono per natura molto socievoli, ed infatti sono ottimi cani da compagnia se educati bene fin da piccoli.

Questi cani non amano stare molto tempo da soli, e hanno bisogno di tante attenzioni, o possono sviluppare un comportamento distruttivo.

Il Cane Corso è un cane molto intelligente, per cui ha bisogno di un padrone che sappia gestirlo ed addestrarlo correttamente. C’è bisogno infatti di far capire in casa chi comanda, chi è l’alfa, o diventerà dominante e sarà ingestibile.

Come abbiamo già detto in passato, educare un cane in modo fermo e con autorità non significa assolutamente diventare aggressivi o violenti verso il cane.

Anzi, questo tipo di comportamento veicola un messaggio sbagliato all’animale, che può rispondere in modo anche molto pericoloso viste le sue dimensioni e la sua forza.

Questa razza risponde invece molto bene al rinforzo positivo quando si comporta bene, con premi e lodi. Un addestratore esperto sa come comportarsi con questi cani.

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Esemplari di Cane Corso famosi

Viste le antiche origini di questa razza, secondo molte teorie, ci sono esemplari famosi di questa razza anche nelle epoche più antiche.

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(Foto Pixabay)

Sembra che Alessandro Magno, addirittura, abbia ricevuto in regalo dal re dell’Epiro due cani che potrebbero proprio essere di questa razza (o legati ai Cani Corsi).

Abbiamo già accennato all’uso di questi cani da parte dei briganti del meridione d’Italia, ma sono stati famosi in particolare quelli del famigerato brigante Francesco Mozzato, chiamato “Bizzarro”.

Questo brigante, capo dai primi del 1800 di una banda in Calabria, aveva con sè molti cani per proteggersi, tra cui un micidiale Cane Corso che era un po’ la sua “guardia del corpo”.

Ma non è il solo caso: anche il brigante Giuseppe Rotella, detto “Il Boia”, attivo nella zona di Catanzaro, nello stesso periodo aveva questi cani, che diventarono addirittura ricercati dai soldati proprio come gli altri briganti.

F. B.

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