Cucciolo non respira alla nascita: come rianimarlo

Cucciolo non respira alla nascita: come rianimarlo

Cucciolo non respira alla nascita. Quali sono le cause e come effettuare la respirazione assistita

cucciolo nato morto
@Istock

La mortalità del cucciolo appena nato è piuttosto frequente. Ci sono diversi fattori di rischio non solo virali e infettive. Dalla nascita alle prime due settimane di vita è molto importante monitorare il cucciolo. Tra le cause più frequenti, quelle legate alle vie respiratorie.

Tasso di mortalità nel cucciolo neonato

L’incidenza mortalità varia dal 3% al 35% secondo una ricerca di Luisa Valentini, professore associato di Clinica Ostetrica e Ginecologia Veterinaria – Università degli Studi Aldo Moro, Bari .

Fattori mortalità cucciolo

  • razza del cane
  • età della madre
  • età del primo parto della madre
  • condizioni di salute della madre
  • numero di cuccioli della cucciolata
  • stress fetale
  • gestione del neonato

Altri fattori sono collegati al parto: la gravidanza, il tipo di parto, i tempi e possibili complicazioni del parto e post-partum.

Cause mortalità

  • patologie placentari
  • distacco precoce della placenta
  • condizioni critiche della madre
  • nascita del cucciolo presentandosi dal posteriore
  • ritardo nell’espulsione
  • inerzia uterina
  • anestesia nel caso del cesareo
  • somministrazione di alcuni farmaci

La prima settimana di vita nella fase dello svezzamento è molto delicata.

Condizioni del cucciolo neonato

@iStock

Appena nati, è fondamentale controllare le condizioni di salute del cucciolo: labbro leporino, palatoschisi, fontanella aperta, idrocefalo, pectus excavatum, anomale
posizioni e conformazioni degli arti, atresia dell’ano.

Nel caso in cui manca il pelo, vicino al muso e nelle parti distali degli arti si tratta di un parto prematuro.

Controllare anche il comportamento del cucciolo e come reagisce agli stimoli:

  • atteggiamento
  • movimento
  • attività
  • vigore nella suzione
  • temperatura corporea
  • frequenza cardiaca
  • frequenza respiratoria e il tipo di respirazione (normale o ansimante=-

Cause mortalità del cucciolo neonato

Alcune cause di mortalità del cucciolo sono più comuni. L’ipossia nel cucciolo ovvero quando il cucciolo non respira alla nascita o ha il respiro affannato è un’insufficienza respiratoria che provoca oltre la metà dei decessi del cucciolo neonato.

Mortalità del cucciolo che non sono virali

  • Peso del cucciolo alla nascita: se il cucciolo ha un basso peso corporeo questo è spesso collegato a problemi dei processi fisiologici
  • Agalassia: mancanza di produzione di latte, piuttosto rata collegata alle condizioni della madre stressata
  • Ipotermia alla nascita: una condizione legata all’adattamento all’ipossia e all’acidosi, che provoca riduzione del fabbisogno metabolico e rallenta la motilità intestinale e deprime l’appetito. Se persistente porta all’ipoglicemia e alla morte del cucciolo. La temperatura del cucciolo dovrebbe stabilizzarsi nell’arco di 24ore tra 35–36? poi 37-38.2 °C nella seconda-terza settimana.
  • Ipertermia: se il cucciolo è esporto a temperature troppo elevate (le condizioni ideali del parto sono tra i 20-24°) ciò riduce la risposta ventilatoria alla CO2 (anidride carbonica), provocando un’insufficienza respiratorie e disidratazione
  • Ipoglicemia: il glucosio del neonato viene dalle poppate. Insorge dopo casi di diarrea, vomito o infezioni, e provoca letargia e anoressia. Nei casi più gravi può portare al decesso.
  • Sindrome da deperimento del cucciolo: la FPS, Fading Puppy Syndrome è senza cause apparenti. Viene definita come una condizione progressiva anoressia e/o cachessia che compromette le condizioni vitali del cucciolo tra la nascita e lo svezzamento. Potrebbe essere una patologia congenita.
  • Sindrome del cucciolo nuotatore (SPS, Swimming puppy syndrome) E’ un disordine muscoloscheletrico più frequente nelle razze condrodistrofiche come Bassotti), piccole razze o massicce con ampio torace e arti corti

Ipossia nel cucciolo

cane dal veterinario
Cane a visita dal veterinario (Foto Pixabay)

L’ipossia ovvero RDS, Respiratory distress syndrome rappresenta oltre la metà dei casi di mortalità del cucciolo. Il decesso è provocato da insufficiente produzione polmonare di
surfactante o all’ostruzione delle vie aeree per via dei muchi.

I sintomi: il cucciolo nasce morto o poco reattivo, le mucosi sono di colore grigio-bluastro.

In caso di surfactante polmonare, il cucciolo muore. Mentre nel caso di ostruzione delle vie respiratorie si deve intervenire prontamente:

Tecniche di rianimazione del cucciolo

Il cucciolo che non respira alla nascita può essere salvato quanto si tratta di ostruzione delle vie respiratorie. E’ possibile procedere con qualche manovra per la rianimazione e liberare le vie aeree:

  • massaggio digitale toracico: il cucciolo deve avere il collo esteso e la testa verso il basso. Procedere effettuando un arco in maniera delicata per eliminare la presenza di muco nelle vie respiratori.
  • aspirare con pipette a depressione controllata il muco presente nel canale nasale.
  • Respirazione assistita: prendere la testa tra le mani e soffiare delicatamente nel condotto per introdurre aria nei suoi polmoni. Le dimensioni del polmone sono piccole quindi procedere in maniera delicata per non danneggiare gli organi e senza introdurre troppa aria.
  • continuare con piccole boccate sia attraverso la bocca che il naso del cucciolo fino ad una reazione, ogni 15-20 secondi
  • Controllare la respirazione e i battiti cardiaci ogni minuto
  • nei casi più gravi ossigenazione del cucciolo con mascherina che deve essere eseguita dal veterinario per evitare danni collaterali irreversibili.

Dosi troppo elevate di ossigeno provocano: sindrome da distress respiratorio acuto o la fibroplasia retrolenticolare, retinopatia bilaterale con successiva dilatazione e proliferazione dei vasi ematici, edema e distacco retinico, crescita dell’occhio che provoca microftalmia e cecità.

Quando riprende il battito cardiaco, prendere il cucciolo in modo delicato dalle zampe o dalla testa e avvolgerlo in un panno, procedendo a fornire qualche respirazione assistita senza esagerare.

 

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C.D.

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