Patches, è una bassotta molto dolce ed intelligente vive a Williamsport, in Pennsylvania (Stati Uniti nordorientali) con la sua padrona Danielle Dymeck.
La donna notò che a questa femmina di Dachshund di 9 anni gli stava crescendo una strana pretuberanza all’altezza della nuca.
Esami successivi dimostrarono che Patches aveva un tumore grosso come un’arancia nel cranio. Quest’ultimo non solo è stato rimosso, ma in aggiunta, la parte danneggiata del cranio è stata sostituita da uno scheletro stampato in 3D.
Come riportato da Saskatoon Star Phoenix, il tumore necessitava di essere rimosso, altrimenti il cane sarebbe morto in breve tempo.
Il suo veterinario indirizzò la sua padrona alla Cornell University nello Stato di New York, famosa per il suo programma di salute animale altamente performante.
Quest’ultima, a sua volta, ha contattato Michelle Oblak, una veterinaria-carcinologa presso il Veterinary College dell’Università di Guelph, Ontario, Canada. È stato allora che hanno avuto l’idea di usare la stampa 3D per salvare Patches.
La squadra del dott. Oblak aveva già effettuato un’operazione di questo tipo, ma non di tale entità; è stato necessario rimuovere circa il 70% del cranio del cane bassotto e sostituirlo con un modello in titanio.
Il primo passo è stato scansionare la testolina di Patches. Si trattava di analizzare le immagini ottenute da diversi software, prima di eseguire una simulazione della parte del cranio interessata per conoscere la forma dello scheletro artificiale da creare.
I piani e i dati sono stati successivamente inviati ad ADEISS, una società di stampa 3D medica con sede a Londra, Ontario. È qui che il teschio in titanio personalizzato in 3D è stato realizzato.
L’operazione durò 4 ore, subito dopo Patches fu rianimato. In 30 minuti era già sulle sue gambe e urinava senza problemi, come se nulla fosse accaduto. Dopo un periodo di recupero, si è abituata alla sua nuova testa, finalmente libera dal tumore.
Nonostante l’intervento e la fase post-operatoria siano andate molto bene, Patches ha iniziato a soffrire di un problema che non aveva nulla a che fare con l’installazione della protesi cranica. Vittima di un ernia del disco, ora è paralizzata ai quarti posteriori.
Danielle Dymeck le ha regalato delle rotelle adattate per permetterle di muoversi quasi normalmente, ma la cagnolina ha rifiutato il dispositivo preferendo trascinarsi con la forza delle zampe anteriori.
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