Molto spesso ci chiediamo come vedono i cani, tanto che lo scorso anno, un ricercatore ungherese ha messo appunto un programma “Dog Vision” con il quale trasformare le nostre immagini in quelle che vedrebbero i nostri cani, basandosi su tre criteri tra cui la percezione dei colori, la distinzione della luminosità e la messa a fuoco visiva.
Come riporta uk.businessinsider, citando uno studio pubblicato lo scorso giugno, una ricercatrice inglese, Ilyena Hirskyj-Douglas, dell’University of Central Lancashire si è spinta oltre chiedendosi cosa vedono i cani quando guardano la televisione, gli schermi del computer o i tablet. La ricercatrice ha pertanto considerato un campione di cani, analizzati nella loro interazione con il piccolo schermo, arrivando alla conclusione che i nostri compagni a 4 zampe prediligono alcuni tipi di immagini.
I cani hanno una visione diacromatica ovvero hanno due tipi di recettori del colore per cui vedono i colori attraverso due spettri di luce, il blu e il giallo. A partire da questo presupposto i cani vedono in modo diverso dagli esseri umani e pertanto il tipo di colore nelle immagini si rivela fondamentale.
La vista del cane sarebbe inoltre più sensibile al movimento tanto che i nostri compagni a 4zampe sono in grado di rilevare luci tremolanti ad alta frequenza. Ecco perché secondo alcuni esperti, il passaggio ad una tecnologia ad alta definizione ha consentito una migliore percezione visiva rispetto ai vecchi televisori.
I ricercatori hanno accertato diverse reazioni: i cani sarebbero inizialmente attratti dai suoni emessi dal televisore o altri dispositivi e dalle immagini che rappresentano altri cani.
Ovvero, i nostri 4zampe sono attratti da immagini in cui sentono abbaiare o guaire i loro simili, o da suoni che ricordano i loro giocattoli.
Per stabilire il tipo di immagini che i cani preferiscono i ricercatori hanno messo i cani di fronte a tre schermi con filmati diversi. E’ emerso che i cani che tendono ad avvicinarsi allo schermo per vedere meglio le immagini, sono piuttosto irrequieti ed interattivi con le immagini che scorrono. Gli esemplari si sono fermati dinanzi ad uno schermo dimostrando di prediligere un tipo di immagine. Tuttavia, ci sarebbero delle differenze tra i cani e secondo i ricercatori, le preferenze potrebbero variare in base al contesto in cui sono cresciuti per cui i nostri compagni a 4zampe reagirebbero differentemente a determinati segnali rispetto ad altri.
Di sicuro, a differenza degli umani, i cani non si soffermano sulla trama di un film, provando emozioni quanto invece sarebbero attratti da determinati suoni, colori o movimenti. Rispetto agli esseri umani, un cane non si soffermerebbe a lungo davanti allo schermo. Per i ricercatori, il tipo di intrattenimento mediatico ideale per i cani dovrebbe consistere in una serie di frammenti piuttosto che in filmati con una narrazione.
La ricercatrice ha ricordato che lo studio condotto sulla visione dei cani cani è mirato a creare una tecnologia con la quale migliorare il benessere dei 4zampe che restano molte ora a casa da soli o che sono ospitati nei canili. Come DOGTV, il canale televisivo americano via cavo, che trasmette programmi esclusivamente studiati per i nostri fedeli compagni, con i quali ridurre lo stress, l’ansia da separazione dal padrone o altre patologie collegate alla solitudine.
Di certo, una soluzione potrebbe consistere nel dare ai cani una compagnia, introducendo un gatto o un altro cane con il quale fare distrarre l’animale in modo del tutto naturale. Ci chiediamo a cosa porterà l’utilizzo della tecnologia in tal senso e se sia giusto creare un mondo artificiale anche per i nostri compagni pelosi.
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