Alimentazione dei cuccioli: cosa dare da mangiare al tuo cane

Alimentazione dei cuccioli: cosa dare da mangiare al tuo cane

Quali cibi deve assumere un cucciolo di cane durante lo svezzamento? Quali sono i cibi preferibili, quelli da evitare e come somministrarli.

alimentazione cucciolo di cane

Se abbiamo appena accolto in casa un cucciolo di cane è giusto preoccuparsi della sua alimentazione, affinché abbia un adeguato apporto nutritivo fin dalle prime settimane di vita. Quella di un cucciolo di cane è molto diversa dall’alimentazione del cane adulto, soprattutto se consideriamo il fatto che la dentatura è ancora molto debole. Una corretta nutrizione costituirà la base per il suo futuro sviluppo, quindi sarà importante non improvvisarsi e chiedere al veterinario come si è nutrito il cucciolo nelle tre/quattro settimane prima che arrivasse in casa nostra.

Il cibo nelle prime settimane di vita

Come per i neonati umani, il latte materno costituisce l’alimento più completo da assumere nelle prime settimane di vita. Poiché il latte di cagna contiene poco lattosio, i cuccioli produrranno meno lattasi, l’enzima necessario a digerire il latte bovino, il più diffuso nelle nostre case. Tuttavia se vi fossero problemi nell’allattamento materno o la quantità di latte prodotto non fosse sufficiente, sarà necessario nelle prime due settimane integrare il latte materno con uno artificiale in polvere (in commercio ve ne sono di ottima qualità). E’ da evitare il latte vaccino, poiché oltre a non fornire il giusto apporto di proteine, grassi, calcio e fosforo, può provocare episodi di dissenteria e altri problemi intestinali. In ogni caso è bene precisare che un cucciolo non può essere adottato appena nato, ma ha bisogno di stare con la sua mamma nelle prime tre/quattro settimane. E, a meno che non sopraggiungano problemi alla cagna, il latte materno è il pasto più completo che un cucciolo possa ingerire.

Lo svezzamento

Dopo le prime settimane di vita, il cucciolo sarà curioso di provare altro rispetto al solito latte materno: osservando la mamma che mangia dalla sua ciotola, sarà spinto a provarci e ad assaggiarne il contenuto. Probabilmente non riuscirà neppure a raggiungere il bordo del contenitore o ci si tufferà come in una piscina di cibo: questa sua voglia di assaporare nuovi gusti darà inizio alla fase dello svezzamento. Esso può essere anticipato alle tre settimane di vita quando il latte materno non è sufficiente a soddisfare le primarie esigenze del cucciolo.

Oltre a garantirgli sempre una ciotola piena d’acqua, è importante considerare che la dentatura del cucciolo è ancora molto debole quindi il passaggio da cibo allo stato liquido (il latte) a quello solido deve essere graduale. In commercio vi sono diverse varietà di cibi molli o da ammorbidire con acqua e brodo, siano essi omogeneizzati o crocchette. Sarebbe preferibile somministrare al cucciolo in piccole dosi gli alimenti via via più consistenti: naturalmente la scelta del tipo di cibo sarà direttamente proporzionale allo sviluppo della dentatura e dell’apparato gengivale del cane. Per quanto riguarda la quantità molti fanno riferimento alla formula Resting Energy Requirement- RER, che calcolano il giusto apporto calorico in base ad alcuni fattori: la soluzione preferibile è chiedere consiglio al veterinario e concordare una dieta più adatta al cucciolo.

L’alimentazione dai due mesi in su

In tanti credono, erroneamente, che il cane abbia bisogno di latte fino a sei mesi di vita: in realtà non ha più bisogno di assumere colostro e anticorpi. Addirittura potrebbe sviluppare problemi gastro-intestinali legati ad indigestioni. Una volta portato in casa il cucciolo di due/tre mesi è il momento di cambiare anche la sua alimentazione: i pasti puppy gli garantiranno il corretto apporto calorico e proteico, che sarà più alto rispetto a quello contenuto nell’alimentazione di un cane adulto già formato. In commercio ve ne sono di tutti i tipi, a seconda della taglia del cane, e anche di tipi biologico. I pasti devono essere piccoli di quantità e frequenti, ovvero 4/5 volte al giorno, per poi dimezzarli a 2/3.

Se ci si affida all’alimentazione casalinga i pasti dovranno avere gli stessi apporti che forniscono le crocchette di ottima qualità: il cane è onnivoro e ha bisogno del 40% di proteine, 40% di carboidrati e 20% di verdure. Dosare questi valori non è sempre facile, per questo ci si affida ai prodotti commerciali. Ma per chi volesse svezzarlo con la ‘cucina di casa’, lo potrà fare sempre dietro consiglio dell’esperto e prediligendo alimenti di ottima qualità e senza alcun tipo di condimento.

  1. Carne: che sia bianca come pollo e tacchino o rossa, deve essere di ottimo taglio, cucinata arrosto o bollita.
  2. Pasta: ben cotta, anzi direi quasi molliccia, e senza sale.
  3. Verdure: carote e zucchine, anche queste lesse e senza spezie aggiunte.

Le varianti possono essere talvolta, e in piccolissime quantità, delle aggiunte di mozzarella o di uovo sodo. Tutto il resto dei cibi, compresi dolci, legumi etc, non fanno parte della sua alimentazione per quanto possano essere di suo gradimento.

Come somministrare cibo al cucciolo

Abituarlo a mangiare da solo: in caso contrario pretenderà la vostra presenza fino a quando non avrà terminato il suo pasto. Non accompagnare il momento del pasto con urla euforiche o di incoraggiamento a mangiare: la ciotola della pappa va lasciata davanti a lui con un’espressione neutra e un atteggiamento sereno.

La ciotola del cibo deve essere portata via dopo 10-15 minuti dall’inizio del pasto, a differenza di quella dell’acqua che deve essere sempre a sua disposizione. Il cane infatti potrebbe abituarsi all’idea di mangiare solo quando ne ha voglia e senza rispettare i suoi e i vostri orari. Ben presto capirà che siete voi ad avere il controllo del cibo e dovrà rispettare i vostri dettami, pena il digiuno.

No ai fuori pasto: abituarlo alle ‘alternative’ potrebbe essere dannoso non solo per la sua salute, ma anche per le vostre abitudini. Il cane potrà capire facilmente che se non gli piace la pappa nella sua ciotola vi sarà sempre qualcosa altro, e di più gustoso, da mangiare. Se proprio non riesce a mangiare il suo pasto potete provare a insaporirlo con un po’ di pollo lesso.

Evitare di cambiare marche di cibo: se un cane si è abituato ad un determinato marchio o qualità di cibo, il rischio è che non gli piaccia e non lo mangi, o peggio, potrebbe avere problemi gastro-intestinali.

F.C.

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