Oggi parleremo dell’alimentazione delle cagnoline che stanno affrontando una gravidanza e che avranno sicuramente bisogno di cambiare la dieta che normalmente seguono. Per fare un veloce ripasso, ricordiamo che la gravidanza della cagna così come lo svezzamento dei cuccioli durano due mesi circa. Quindi per due mesi in cui la cagnolina porterà in grembo i cuccioli dovremmo sicuramente adattare e razionare il cibo. Vediamo nel dettaglio cosa comprenderà. La prima cosa alla quale dovremo fare attenzione sarà l’aspetto legato alla sovralimentazione e alla sottoalimentazione. Non sarà il caso ne di lasciarla a dieta stretta ma nemmeno di darle da mangiare tantissimo altrimenti gli effetti saranno potenzialmente influenti sulla gravidanza.
Nelle prime 4 settimane le razioni di cibo rimarranno le stese di sempre, senza incrementare i grassi, che risulterebbero inutili sia per lei che per la salute dei cuccioli al momento del parto. Dalla 5 settimana si passa ad una nuova razione, con graduale aumento della quantità di cibo somministrata giornalmente (in prossimità del parto questa sarà superiore del 25 – 50% a quella di mantenimento). Sarà buona cosa somministrare piccoli pasti e frequenti al fine di rendere la digeribilità migliore. Il 20% dell’energia dovrebbe provenire da carboidrati poiché i feti impiegano esclusivamente glucosio: in assenza di carboidrati il tenore proteico della razione viene raddoppiato per sostenere la necessaria gluconeogenesi.
Questo fenomeno di glucogenesi serve ai cuccioli per la formazione dei tessuti corporei. La mamma non è in grado di sintetizzare gli aminoacidi di cui hanno bisogno, per cui dovrà elaborarli da altre proteine, derivanti a loro volta dalla dieta o dal catabolismo organico. Spiegato il perché la dieta della cagnolina dovrà essere ricca di aminoacidi detti essenziali e, pertanto, indispensabili per la vita.
Dalla 6 settimana la razione dei pasti dovrà essere aumentata gradualmente fino al 40%. Si inizierà gradualmente somministrando al cane poco cibo in più alla volta. Se ad esempio il cane mangia una ciotola due volte al giorno, in questa fase pian piano potrai arrivare a una ciotola più un terzo di ciotola.
Verso l’8 settimana di gravidanza la mamma avrà un calo fisiologico dell’appetito e quindi del peso corporeo, sarà buona cosa integrare alla razione giornaliera, carboidrati e proteine in giusta misura. Prediligeremo le proteine di origine animale, quali uova o ricotta o carne bollita con una giusta quantità di grasso. La razione deve garantire un elevato apporto proteico, qualora non si conoscano la quantità e/o la qualità delle proteine della dieta essa può essere integrata con:
Per evitare fenomeni di costipazione nel corso dell’ultima settimana si può ricorrere a:
Ricordiamoci sempre le vitamine e i sali minerali da somministrare nelle giuste dosi senza esagerare. Attenzione soltanto a non esagerare con vitamina D e calcio, perché gli eccessi in tal senso possono causare calcificazioni in pelle e muscoli dei cuccioli e malformazioni scheletriche.
La cagna alla fine della gravidanza, 9 settimana, avrà sicuramente meno appetito perché lo spazio nello stomaco sarà ridotto a causa della quantità dei cuccioli. Magari proponiamole della carne bollita con grasso in giuste dosi, verdure e cereali. Saranno sicuramente più appetibili delle crocchette. Se però la mamma non toccherà cibo per più di 24/48 ore sarà sintomo che il parto è imminente, e dovremmo contattare subito il veterinario. Per ottimizzare e risparmiare tempo, i più pratici useranno le crocchette di tipo puppy, che sono le crocchette per cuccioli, e verranno date dalla 4-5 settimana in poi.
Ad uno o due giorni dal parto la cagna diviene inappetente, qualora ciò non avvenga la quantità di cibo deve essere ridotta per evitare un eccessivo riempimento intestinale al momento del parto. La temperatura corporea scende di 1 °C 12-18 ore prima dell’inizio del travaglio. Durante il parto la cagna deve avere a disposizione acqua fresca. La cagna generalmente mangia le placente, in presenza di un elevato numero di cuccioli una parte di esse andrà allontanata. Dopo il parto si può somministrare una zuppa costituita da farina d’avena, semi di lino, latte, tuorlo d’uovo, carne di buona qualità e sale da cucina (300 mg/kg peso).
Durante la lattazione dobbiamo garantire una sufficiente produzione di latte evitando un eccessivo dimagrimento della femmina (non oltre il 5-10% del normale peso corporeo). La quantità di cibo dipende dal momento della lattazione (picco intorno alla 3 si aumenta la quantità di cibo del 25% per ogni cucciolo; si aumenta l’apporto energetico di 220 kcal per kg di cucciolata). Dopo la 5 settimana dal parto si inizia a ridurre la quantità di cibo della mamma e si ritorna alle crocchette per adulti. Ai cuccioli in fase di svezzamento, quindi a 25-30 giorni, corrispondenti alla 7-8 settimana dopo il parto, iniziamo a proporgli le crocchette, magari diluite in acqua calda che formeranno una pappa. La mamma inizierà ad allontanare i cuccioli che avranno già i dentini formati.
Dovremo fare attenzione a non far attaccare i cuccioli alle mammelle quando la mamma mangia o ha finito di mangiare, altrimenti ci sarà un rigurgido da parte della mamma che non mangerà. Una volta che i cuccioli saranno arrivati a 60 giorni saranno pronti per raggiungere le nuove famiglie.
B.M
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