Accogliere un 4 zampe in casa prevede alcune regole ben precise: ecco come fare per adottare un cane a norma di legge e l’iter da seguire a seconda dei casi.
Quando si decide di accogliere nella propria casa un cane bisogna prepararsi adeguatamente non soltanto dal punto di vista pratico e delle responsabilità che ci si assume, ma anche nel rispetto di una serie di regole previste dalla legge con tanto di iter da seguire caso per caso.
Gli obblighi di legge da assolvere per adottare un amico a quattro zampe sono ben precisi e vanno seguiti con grande attenzione: c’è un iter ben preciso da seguire per adottare un cane in un canile o rifugio, con obblighi e incombenze prima, durante e dopo l’adozione.
Una volta adottato il cane, infatti, bisogna sapere come e cosa fare per prendersene cura rispettando gli obblighi in tema di vaccinazioni o le regole e le normative in tema di responsabilità: in questo articolo approfondiremo come fare per adottare un cane nel rispetto della legge.
L’adozione di un cane da un canile richiede il rispetto di una procedura ben precisa, articolata in differenti passaggi e step consecutivi. Iniziamo dai passaggi preliminari, che sono la ricerca del canile e del veterinario, seguiti dalla scelta del cane che si vorrebbe portare a casa.
La ricerca del canile a cui rivolgersi può essere fatta anche su Internet, attraverso i siti web di rifugi e associazioni o le pagine social che diffondono appelli per adozione di cuccioli di ogni razza ed età. In molti casi, i siti web contengono informazioni dettagliate sui cani da adottare e un modulo per essere inseriti in lista d’attesa se si hanno esigenze particolari.
Molte strutture richiedono l’obbligo di trovare un veterinario prima dell’adozione: è buona norma informarsi adeguatamente sui servizi offerti dal dottore prescelto, ad esempio su eventuali piani di prevenzione veterinaria o su vaccini ed esami che sarà possibile fare in sede, oltre ovviamente alla panoramica dei costi.
Una volta scelto il canile e il veterinario, si può prendere un appuntamento con i responsabili della struttura per vedere gli animali disponibili all’adozione.
Adottare un cane è una scelta d’amore e di responsabilità, che dura per tutta la vita: per questo, bisogna riflettere attentamente prima di decidere e fare le proprie valutazioni su quelle che saranno le esigenze dell’animale e come far sì che possano integrarsi nelle nostre abitudini e necessità quotidiane. Non si può prendere un cane se non si è sicuri di riuscire poi a crescerlo al meglio, occupandosi di lui in termini di salute e benessere psicofisico.
Di solito, i volontari del canile o rifugio fanno compilare agli aspiranti “genitori adottivi” una domanda di adozione nella quale potranno indicare informazioni sulle proprie esigenze, abitudini, spazi e stile di vita che saranno utili a scegliere il cane più adatto per ciascuna famiglia: ad esempio, un cane che vada d’accordo con i bambini o che sia abituato a interagire con altri cani o animali domestici.
Una volta scelto il cane che ci ha rubato il cuore, inizia la procedura di adozione vera e propria: ci sono alcune strutture che prevedono una fase di preaffido, durante la quale sarà possibile per cane e famiglia conoscersi a vicenda e sviluppare un certo rapporto di confidenza e fiducia. Si procede quindi alla visita di preaffido, durante la quale i volontari potranno verificare se la famiglia è effettivamente adatta all’adozione richiesta.
Se la visita di preaffido va a buon fine, si passa al primo obbligo ufficiale di legge: la compilazione del modulo di adozione, a cui allegare fotocopia dei propri documenti di riconoscimento. La firma del modulo di adozione rende ufficialmente proprietari del cane: da qui discende la responsabilità legale dell’animale, oltre all’impegno a prendersi cura del cane e a non abbandonarlo in nessun caso.
Al momento della firma del modulo di adozione, alcuni canili e rifugi richiedono il pagamento di una tassa per l’adozione: questa cifra serve a coprire le spese già effettuate, come quelle per l’eventuale sterilizzazione o cure mediche che si sono rese necessarie. Se il cane non è già sterilizzato, di solito viene affidato con obbligo di sterilizzazione a carico dell’adottante.
Una volta adottato il cane bisogna provvedere ad alcuni adempimenti obbligatori per legge: si procede quindi con identificazione e registrazione dell’animale.
Questo obbligo si adempie portando il cane dal veterinario per l’inserimento del microchip: sarà poi il veterinario stesso a provvedere alla registrazione presso l’anagrafe canina.
I costi per l’iscrizione all’anagrafe canina prevedono una cifra di 20 euro per applicare il microchip, più 8 euro per la registrazione, da versare con un bollettino di conto corrente postale alla propria ASL di riferimento. In caso di mancata iscrizione all’anagrafe, il proprietario sarà sanzionato con una multa che va dai 38 ai 232 euro.
Dopo questi adempimenti, bisognerà seguire il calendario delle vaccinazioni del cane per i vaccini obbligatori e sottoporre l’animale ad adeguata sverminazione. Tutte le informazioni relative a microchip, vaccini e sverminazioni del cane saranno inserite nel libretto veterinario. Qui abbiamo approfondito i dettagli sui vaccini obbligatori e facoltativi per il cane.
Dal momento dell’adozione e per tutta la vita del cane il padrone sarà obbligato al rispetto di una serie di norme e investito di una responsabilità ben precisa, come quella per danni e lesioni a persone, cose o altri animali provocati dall’animale. Ad esempio, se si lascia libero o incustodito un cane si rischia una sanzione amministrativa da 25 a 258 euro.
Altri obblighi discendenti dall’adozione sono:
– il rispetto delle norme di sicurezza, come l’utilizzo di un guinzaglio non più lungo di 1,5 metri e il portare con sé la museruola ogni volta che si va a spasso;
– l’obbligo di raccolta delle feci del cane con strumenti adeguati allo scopo quando si porta Fido in luoghi pubblici;
– il rispetto delle regole per il trasporto del cane in macchina, con multe fino a 10.000 euro e condanne fino a un anno di reclusione a seconda dei casi.
Una particolare ipotesi di legge riguarda chi sceglie di adottare un cane “a rischio aggressività”, inserito in un registro ad hoc tenuto dai servizi veterinari competenti in materia: in questo caso, il cane va tenuto sempre con guinzaglio e museruola su suolo pubblico e c’è l’obbligo di stipulare una polizza assicurativa per responsabilità civile legata al cane.
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C.B.
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