Come si fa a curare correttamente il pelo e l’igiene dell’Akita Americano? Occorre sapere come fargli il bagno ed eseguire la toelettatura.
L’Akita Americano ha un aspetto imponente ma la bellezza gli è data soprattutto dal suo manto. Bisogna essere in grado di prendersi cura non solo del pelo ma anche della sua igiene. Per fare in modo che il cane venga ben curato occorre sapere sia come fargli il bagno sia come procedere con la toelettatura.
Se non fosse per gli sprazzi di pelo bianco e per la sua coda voluminosa, da lontano l’Akita americano sembrerebbe un piccolo orso.
In effetti il suo aspetto non lascia all’immaginazione la sua forza; ma anche quando dovesse mostrare il suo lato più aggressivo la sua bellezza è indiscussa.
Il suo manto è formato dal pelo e dal sottopelo: gli consente di resistere a temperature davvero basse ma, al contempo, anche all’alta stagione.
Mentre il pelo è doppio e spesso, il sottopelo è morbido, ricorda un po’ la lana ed ha proprio la funzione di termoisolante.
Siccome l’Akita Americano fa la muta un paio di volte l’anno, è necessario spazzolarlo per bene e spesso.
La muta non dura poco, il cane può arrivare a perdere pelo anche per mesi: di certo converrebbe che Fido non vivesse soltanto in casa.
Per una corretta spazzolatura occorre avere dei piccoli accorgimenti: dal modo di spazzolarlo alla scelta della spazzola giusta.
Innanzi tutto possiamo dire che, considerati il caratterino e la mole dell’Akita Americano, è bene che già dai primi mesi di vita venga abituato alla sua cura.
Siccome il manto è fitto, c’è bisogno di una spazzola con dei denti in acciaio che vada in profondità, tolga il pelo morto ed anche eventuali piccoli corpi estranei incastrati.
È importante acquistare una spazzola che sia idonea per il pelo del nostro cane:
Bisogna iniziare a spazzolare dall’alto verso il basso ed usare spazzole con denti più corti per testa e zampe, facendo attenzione ad eventuali nodi e non andando mai contropelo.
In sostanza l’Akita Americano, però, è un cane molto pulito: non ama rotolarsi nel fango e quando dovesse sporcarsi impiegherebbe ore a ripulire il suo pelo.
Sì, ha l’aspetto di un orso ma riguardo la pulizia è peggio di un gatto: tiene tanto alla sua regalità e non ama affatto lo sporco.
Ad ogni modo è necessario comunque lavarlo almeno 3 o 4 volte l’anno: il troppo come si sa stroppia e lavarlo spesso significherebbe causargli più danni che benefici.
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Come detto prima, questo cane di per sé è molto pulito e bisogna fargli il bagno solo se proprio il suo manto è sporco.
Ovviamente bisogna considerare in che ambiente viva il cane, se sia solito scorrazzare libero per prati e sterpaglie o se invece ha una sua cuccia morbida in casa ed esce al guinzaglio.
Come per la spazzolatura, anche per il bagno è essenziale che il cane venga abituato sin da cucciolo ad essere lavato.
L’Akita Americano potrebbe non amare tantissimo l’acqua e non sarebbe facile, di punto in bianco, tenere fermo 60 chili di cane e lavarlo.
In virtù di questo sarebbe meglio fare in modo che prenda confidenza col toelettatore fin da piccolo.
Proprio perché il mantello è lanoso, spesso un asciugamano non basterebbe per asciugarlo e deve abituarsi anche ai rumori dell’asciugatore.
Il fatto che il suo pelo sia bello fitto e spesso non vuol dire che non sia delicato: non si possono usare prodotti qualsiasi né pratiche sbagliate.
È consigliato fare il primo bagno all’Akita Americano solo dopo che abbia fatto i primi vaccini: se si volesse tener in ordine il pelo basterebbe usare metodi naturali.
Un panno umido spolverato di bicarbonato sarebbe sufficiente per rinfrescare e profumare il pelo del cane.
Anche un panno imbevuto di aceto di mele o di olio di semi di lino lascerebbe lo stesso un pelo pulito, lucido e profumato.
Lo shampoo scelto per lavare il cane dev’essere appositamente adatto alla sua pelle (il pH del cane non è il nostro) ed è consigliato utilizzare anche il balsamo per evitare elettrizzazioni del pelo e sciogliere eventuali nodi.
Se non potessimo fare il bagno al nostro Akita Americano o non riuscissimo a portarlo dal toelettatore, a parte i metodi naturali potremmo usare un ottimo shampoo secco per cani ormai diffusamente in commercio.
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Prendersi cura del pelo dell’Akita Americano non basta: anche l’igiene del resto del corpo ha la sua importanza.
Spazzolarlo spesso aiuta sicuramente il suo pelo a ricrescere, evitando che si accumuli soprattutto dietro le orecchie.
E senza dubbio è meglio farlo dopo il bagno, così da poter maneggiare un pelo più morbido e disteso anche grazie al balsamo.
Ma, al contempo, occorre anche:
Sono tutte pratiche che, per il bene del cane, bisogna attuare periodicamente e con molta oculatezza: bisogna fare attenzione anche quando scegliamo lo shampoo da usare per il bagno, soprattutto se il cane fosse ancora cucciolo.
Spesso è proprio prendendoci cura del nostro animale che possiamo accorgerci se ci sia qualcosa che non vada e dunque occorra portarlo dal veterinario.
Non esiste un cane che non si faccia lavare o spazzolare, tutto sta a come viene educato e dunque dipende sempre da noi.
Se l’Akita Americano capisce che, volente o nolente, bisogna che si faccia spazzolare, lavare e tutto ciò che sia una corretta igiene per lui, alla fine cederà ed apprezzerà.
Il cane mostrerebbe stress ed agitazione soltanto nel caso in cui fossimo stati noi a sbagliare qualcosa nei suoi riguardi.
Questa razza di cane ha bisogno di una padrone che sappia essere il suo padrone ideale, pacato ma di polso: tutto questo Fido lo capirà benissimo e non ci saranno mai problemi.
S. A.
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